La Manovra approvata dal Governo il 28 ottobre scorso, che ora passerà al vaglio delle due Camere, introduce diverse e innovative modifiche alla legge sul Reddito di cittadinanza.
La prima è che viene incrementata la dote finanziaria di 1.065,3 milioni di euro per l’anno 2022 ed ulteriori importi per gli anni successivi.
Vediamo poi tutte le novità che riguardano i singoli percettori.
Reddito di cittadinanza ‘Manovra 2021’: DID
Quando un cittadino fa domanda all’Inps per ottenere il Rdc, tale istanza equivarrà ad una ‘dichiarazione di immediata disponibilità al lavoro’ (DID), e sarà trasmessa direttamente all’Anpal per l’inserimento nel sistema informativo unitario delle politiche del lavoro. In assenza di tale dichiarazione la domanda è considerata «improcedibile».
Dunque il percettore non dovrà più attendere la convocazione al centro per l’impiego per attestare di essere disponibili a lavorare.
Reddito di cittadinanza ‘Manovra 2021’: taglio di 5 euro
La Manovra 2021 – che una volta approvata dal Parlamento costituirà la Legge di Bilancio per il 2022 – modifica anche le regole che riguardano l’importo del sussidio che non sarà più costante.
Dal 1° gennaio 2022, infatti, l’importo sarà ridotto mensilmente di 5 euro, a partire dal sesto mese se è di almeno 300 euro, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza (in base al numero di componenti).
Il taglio dell’importo non riguarderà i nuclei familiari con minore di tre anni, o con disabilità grave o non autosufficienza. Né, a ben vedere, coloro che ricevono un importo inferiore a 300 euro.
Reddito di cittadinanza ‘Manovra 2021’: revoca del sussidio
Una delle novità più dibattute è certamente quella che riguarda la perdita del diritto al Rdc se si rifiuta il lavoro. La Manovra approvata dal Governo, con lo scopo di spingere sempre più i percettori a cercare un’occupazione, stabilisce che si perde il diritto ad incassare il Rdc al secondo rifiuto di un’offerta congrua di lavoro e non più al terzo rifiuto.
Reddito di cittadinanza ‘Manovra 2021’: offerta congrua di lavoro
Cambia anche il principio di congruità di un’offerta di lavoro che, perchè sia ritenuta tale ai fini della legge e dei suoi effetti (come la revoca del sussidio), deve essere:
- entro 80 Km di distanza dalla residenza del beneficiario (attualmente il limite è 100 km);
- oppure raggiungibile entro cento minuti con il trasporto pubblico se si tratta di prima offerta;
- oppure collocata nel territorio italiano se si tratta della seconda offerta(invece degli attuali 250km).
Reddito di cittadinanza ‘Manovra 2021’: incentivi assunzione percettori
Cambiano anche le regole per ottenere gli incentivi per il datore di lavoro privato che comunica alla piattaforma digitale dedicata le disponibilità dei posti vacanti e assume il percettore del Rdc.
Fino ad oggi, anche a causa di diverse rigidità, ANPAL ha messo in luce che lo sgravio contributivo è stato utilizzato per meno di 400 assunzioni.
L’incentivo della Manovra andrà alle assunzioni di beneficiari di Rdc con contratto:
- a tempo indeterminato;
- a tempo pieno o parziale;
- tempo determinato;
- con contratto di apprendistato.
Un incentivo alle assunzioni andrà alle Agenzie per il lavoro (comunemente conosciute come ‘agenzie interinali’) per ogni soggetto che sarà assunto a seguito di specifica attività di mediazione: a queste andrà il 20% dell’incentivo di legge.
Reddito di cittadinanza ‘Manovra 2021’: avvio lavoro autonomo o impresa
Un’altra strett che il Governo intende introdurre riguarda l’avvio di attività imprenditoriale per i percettori di Rdc. In in caso di variazione della condizione occupazionale per avvio di un’attività d’impresa o di lavoro autonomo da parte di uno o più componenti il nucleo familiare, la Manovra prevede la comunicazione all’Inps va fatta il giorno antecedente all’inizio per non perdere il beneficio. Attualmente la comunicazione va fatta entro 30 giorni dall’avvio.
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