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Dl Concorrenza. Cuccello: “Provvedimento utile ma serve confronto con categorie interessate per salvaguardare occupazione”

“La nuova legge sulla concorrenza che oggi sarà discussa dal Consiglio dei Ministri tocca molti settori economici importanti, anche se non è stata il frutto di un necessario dialogo con le parti sociali, confronto che andrà ampiamente recuperato nelle prossime settimane per una migliore attuazione delle nuove norme”. Lo dichiara il Segretario Confederale della Cisl, Andrea Cuccello. “Il quadro degli interventi previsti dalla nuova legge è molto articolato e complesso: si va dai regimi concessori ai servizi pubblici locali e dei trasporti, alla concorrenza su energia e sostenibilità ambientale, alla concorrenza e tutela della salute, allo sviluppo dell’infrastrutture digitali e servizi di telecomunicazione. La concorrenza e le autorità antitrust possono offrire un contributo prezioso anche nelle fasi di crisi economica e, soprattutto, per favorire la ripresa.
C’è una ampia letteratura che conferma come l’allentamento delle regole sulla concorrenza possa prolungare fenomeni recessivi, così come l’indulgenza nel controllo delle concentrazioni non abbia favorito incrementi di efficienza e una maggiore stabilità finanziaria durante la crisi finanziaria globale del 2009. Del resto i settori caratterizzati da una più intensa dinamica concorrenziale sono quelli che prima di altri hanno ripreso a crescere e a recuperare competitività, mentre i settori “protetti” con misure restrittive della concorrenza sono stati quelli dove l’impatto negativo sulla produttività è risultato più marcato. Come Cisl non possiamo che essere d’accordo, dunque, sulle finalità del provvedimento. Ma bisognerà capire come gli obiettivi ipotizzati possano essere conseguiti, salvaguardando in primo luogo l’occupazione ed il rispetto dei diritti delle persone. Ci possono essere mercati “protetti”, che per effetto di queste misure possono andare in difficoltà se non si garantisce la continuità occupazionale, le clausole sociali nei cambi di appalto, l’applicazione dei Ccnl sottoscritti dalle organizzazioni maggiormente rappresentative ed i Durc di congruità. La concorrenza promossa dallo stato, non può non farsi carico anche di creare le condizioni affinché ci sia una maggiore qualificazione delle imprese e direttamente della forza lavoro. Se queste saranno le traiettorie che si andranno a delineare, oltre alla necessita’ di un confronto costante con le categorie interessate, da parte nostra non avremo difficoltà ad essere parte attiva del processo” conclude Cuccello.

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Fonte: cisl.it

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