Nella giornata del 16 novembre si è svolto presso la sede di Leonardo in piazza Montegrappa a Roma l’osservatorio strategico alla presenza dell’AD, del direttore generale di Leonardo e i Segretari generali di FIM-FIOM-UILM.
La riunione ha visto un dibattito franco e schietto, nel rispetto dei ruoli e delle differenze tra le Parti, sulle prospettive industriali di Leonardo, focalizzando maggiorente la discussione sulla BU Sistemi di Difesa e sulla Divisione Aerostrutture, i quali sono i due perimetri industriali che negli ultimi mesi hanno visto mediaticamente e nel confronto sindacale una maggiore assiduità.
Leonardo ha dichiarato la propria focalizzazione industriale per il futuro sui perimetri legati ai settori degli elicotteri, dell’Elettronica per la difesa, della Cyber, e in quello aeronautico compressivo della Divisione Velivoli e Aerostrutture. La stessa ha ribadito inoltre che future scelte e operazioni saranno rivolte a potenziare i perimetri sopra elencati, non prevedendo ulteriori iniziative nel corso della fine dell’anno in corso, se non eventualmente quella legata alla BU Sistemi di difesa, per la quale ci sono due manifestazioni di interesse non ancora formalizzate con offerte d’acquisto da parte di soggetti industriali quindi questi giorni su tutti gli organi di stampa, di cui uno italiano e uno europeo.
Per quanto concerne l’attuale situazione presente nella Divisione Aerostrutture rispetto ai vuoto lavoro nei 4 siti del Mezzogiorno, l’azienda ha confermato le difficoltà per tutto il 2022 in tutti gli stabilimenti, con una ripresa produttiva totale praticamente in tutti i siti salvo quello di Grottaglie, nel quale le dissaturazioni continueranno anche per il 2023 con risalite parziali negli anni a seguire. Sono in corso, in alcuni casi già in fase avanzata, campagne per l’acquisizione di ulteriori commesse che, alla ripresa del mercato civile del trasporto aereo, dovrebbero consentire una piena occupazione su tutti i siti della Divisione Aerostrutture.
Riteniamo come FIOM-CGIL che l’Osservatorio strategico sia stato un momento utile ma non risolutivo per affrontare tutte le situazioni critiche e in evoluzioni che Leonardo sta vivendo. Stiamo assistendo a una discussione su temi strategici e industriai per il nostro Paese sui giornali, con dichiarazioni roboanti ma che non portano all’unica vera necessità per le lavoratrici e i lavoratori di Leonardo interessati: la convocazione di un tavolo tra le Parti sociali, il Governo e le imprese al fine di comprendere scelte e perimetri industriali per le realtà coinvolte. Pensare che come spesso è accaduto in passato si convochino le Organizzazioni sindacali a cosa fatte, con accordi tra imprese già perfezionati, è una modalità che non può essere accettata dalla nostra Organizzazione.
Fatta salva la salvaguardia dei livelli occupazionali e le missioni dei siti esistenti, che per la FIOM-CGIL non sono elementi negoziabili, nelle prossime giornate valuteremo insieme a FIM e UILM quali azioni mettere in campo per determinare al più presto l’apertura di un tavolo con il Governo per la gestione delle criticità oggi presenti in Leonardo.
FIOM-CGIL nazionale
Roma, 17 novembre 2021
Continua a leggere qui
Fonte: fiom-cgil.it