ROMA – Ieri al Ministero dell’Economia e Finanza si è svolta una riunione tra i Responsabili economici delle forze politiche di maggioranza, con l’obiettivo di fare il punto sul taglio delle tasse da 8 miliardi di euro in vista della sua applicazione nella Legge di Bilancio.
Due sono le proposte avanzate dalla Lega per aiutare imprese e famiglie, e rilanciare così investimenti e consumi.
La prima è rivolta ai titolari di partita iva: la proposta è l’azzeramento dell’Imposta regionale sulle attività produttive cd. Irap.
Tale misura sarebbe così rivolta ai soggetti che esercitano le seguenti attività:
- persone fisiche esercenti attività commerciali titolari di redditi d’impresa (articolo 55 del Tuir);
- persone fisiche esercenti arti e professioni titolari di redditi di lavoro autonomo (articolo 53, comma 1, del Tuir);
La seconda proposta è invece pensata per le famiglie. Gli esponenti leghisti hanno proposto di mettere in atto un aiuto per i che costa circa 3 miliardi, con l’azzeramento dell’iva per tutti quei beni che sono di prima necessità: ovvero pane latte e verdura, che allo stato attuale hanno un Iva del 4% .
Con le proposte del partito di Matteo Salvini si punta a seguire la linea del “fisco leggero” riducendo allo stesso tempo il gettito fiscale .
Nessuna decisione è stata presa, si tratta di una prima carrellata di proposte portate dai partiti. Resta ancora aperta poi la strada della riduzione del cuneo fiscale per favorire il ceto medio del lavoro dipendente fino ad oggi escluso da ogni Bonus Irpef e penalizzati dal passaggio dal 27 al 38% per la fascia di reddito tra 28 mila e 55 mila euro.
V.G.
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