Sono 1.222.470 milioni le persone che hanno beneficiato di almeno una delle 4 rate del Reddito di emergenza previste dal Decreto Sostegni bis. Rientranti in 550.015 nuclei familiari beneficiari, secondo i dati Inps aggiornati all’11 ottobre.
Si tratta di beneficiari che stanno ricevendo in questi giorni la 4a e ultima rata prevista per il Rem.
Dopodichè ci sarà una proroga? A questa domanda al momento non si può dare nessuna risposta certa. Di sicuro c’è che, a partire dal mese di dicembre, cioè dal mese delle festività religiose del Natale, si porrà un grosso problema con più di 1 milione di persone che non potranno fare affidamento su una fonte di sostentamento economico, che seppur di importo esiguo e temporanea, ha aiutato tanti a far fronte ai numerevoli problemi della vita quotidiana.
Un problema sociale serio di cui il Governo, per ora, non sembra volersi far carico. La proroga del Rem non è infatti in agenda. Ma è pur sempre nel cassetto, con il Governo pronto ad intervenire in caso ce ne fosse bisogno (clicca qui) e in presenza di una recrudescenza del virus.
Nel frattempo i percettori del Rem si domandano se hanno maturato i requisiti per accedere ad un altro sussidio, come il Reddito di cittadinanza. Ma rientrare nel perimetro di questo sussidio Inps non è sempre facile. Non a caso il secondo Governo Conte decise di istituire il Rem, proprio perchè il Rdc tagliava fuori una fetta importante delle famiglie.
Come detto al momento non è possibile dare una risposta definitiva questa domanda, neppure il Governo l’ha data quando nel documento di Bilancio ha scritto che è pronto ad emanare decreti per introdurre nuovi aiuti: clicca qui.
Per cui occorre attendere i prossimi giorni, e quindi anche la situazione emergenziale legata alla diffusione del virus, per capire quali saranno le prossime mosse.
Non è solo questione di proroga dello stato di emergenza, visto che la decisione sarà presa a fine anno (clicca qui), ma a questo punto diviene centrale capire quale, secondo il Governo, è il futuro di questi percettori e le loro famiglie considerato che nel breve tempo sono ‘stretti’ tra un mercato del lavoro in lenta ripresa, anche per le incertezze legate alla stagione turistica, e un Reddito di cittadinanza che per il 2022 non si annuncia più elastico rispetto al passato.
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