Da gennaio 2022 con l’entrata in vigore dell’assegno unico e universale per i figli a carico scompariranno di fatto la maggior parte dei bonus e delle detrazioni attualmente previste come sostegno alla genitorialità e alle famiglie con figli a carico (per maggiori dettagli clicca qui).
Più che di una vera e propria eliminazione si tratta di fatto di un’incorporazione di queste misure economiche nell’assegno universale. Da marzo 2022, infatti, gli importi mensili erogati alle famiglie che presenteranno le domande all’Inps (per approfondire clicca qui) saranno suddivisi in questo modo:
- 175 euro mensili alle famiglie con Isee pari o inferiore a 15.000 euro
- 50 euro mensili quale soglia minima per chi ha un Isee pari o superiore a 40.000 euro, oppure chi sceglie di non presentare affatto la dichiarazione Isee.
Gli importi quindi diminuiscono man mano che aumenta l’Isee. È poi prevista una maggiorazione per le famiglie numerose: si tratta di 85 euro mensili in più per i nuclei con Isee inferiore o pari a 15.000 euro e di una maggiorazione forfettaria di 100 euro per chi ha quattro o più figli.
Vediamo nel dettaglio quali sono i bonus e le detrazioni che rimarranno in essere e quali invece saranno inglobate nell’assegno unico universale.
Assegno unico figli 2022: bonus cancellati
I bonus che man mano scompariranno sono i seguenti:
- detrazioni fiscali per i minori;
- assegni al nucleo familiare destinati ai lavoratori dipendenti;
- bonus assegno temporaneo figli minori;
- bonus bebè (noto anche come assegno di natalità);
- bonus mamma domani.
Assegno unico figli 2022: bonus mantenuti
Al contrario, i bonus che si andranno ad affiancare all’assegno unico universale sono:
- bonus asilo nido;
- i bonus (non erogati da Inps) di competenza di Regioni, Comuni o enti bilaterali di settore a favore dei lavoratori iscritti.
Vengono inoltre confermati i congedi a favore delle lavoratrici e lavoratori come:
- congedo di maternità (astensione obbligatoria);
- congedo parentale (astensione facoltativa);
- congedo di paternità a dieci giorni per la nascita del figlio, che la Manovra 2022 rende strutturale.
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