Taglio Irpef ai lavoratori “disperde risorse”. Confindustria cambia idea?

La notizia dell’accordo di Governo sulla riforma delle aliquote Irpef non soddisfa Confindustria che, secondo quanto riporta l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, con un comunicato ha fatto sapere che la scelte prese “suscitano forti perplessità perchè senza visione per il futuro dell’economia del nostro Paese”.

7 miliardi euro destinati ai lavoratori, 1 miliardo euro destinato al taglio Irap per persone fisiche, autonomi e ditte individuali, e forse le start up (per approfondire clicca qui)

Il taglio alle aliquote Irpef – che favorisce in particolare i redditi ‘medi’ – secondo l’organizzazione di Viale dell’Astronomia disperde risorse limitate a 8 miliardi, con effetti impercettibili sui redditi netti delle famiglie italiane” in particolare per quella parte del taglio “finanziato anche da una copiosa eliminazione delle agevolazioni Irpef”.

Inoltre “non da certezze che tali benefici potranno essere mantenuti, nelle annualità future, non dà nessuna risposta a poveri e incapienti, limita l’intervento sull’Irap alle persone fisiche senza migliorare la competitività delle imprese, non interviene in alcun modo a favore di giovani e donne”.

Insomma per Confindustria l’accordo non va nella direzione giusta. Una posizione forse eccessiva da parte degli Industriali che appena pochi giorni fa con il suo Presidente Carlo Bonomi, parlando a margine di un evento tenutosi a Potenza aveva affermato con convinzione che l’intervento del taglio sul cuneo fiscale doveva favorire i lavoratori:

“Noi l’abbiamo sempre dichiarato fin dall’inizio della discussione della legge di bilancio, noi riteniamo che” gli 8 miliardi stanziati dalla Manovra “debbano essere messi tutti sul taglio contributivo del cuneo fiscale, in primis per mettere più soldi in tasca agli italiani, gli stessi nove su dieci che, come ha detto Mattarella, hanno dimostrato un grande senso civico. Gli stessi italiani che si sono sacrificati in questi ultimi 18 mesi ed è anche giusto dargli un segno e soprattutto, mettere più soldi in tasca agli italiani, per stimolare la domanda interna”.

Confindustria ha cambiato idea? Non ritiene più che le risorse vadano destinate ai lavoratori? Non è esattamente così. E’ evidente che il problema è anche sull’entità delle stanziamento. “Riteniamo – aveva aggiunto Bonomi – che gli otto miliardi sono pochi, riteniamo che ne debbano essere messi almeno 13 su un taglio forte contributivo del cuneo fiscale”. Chiaro l’obiettivo degli Industriali: puntare ad un aumento delle risorse che il Governo intende postare in Bilancio per il taglio del cuneo fiscale per far partecipare anche le imprese ai benefici. Nei prossimi giorni vedremo se il Governo intende allargare lo sguardo anche alle imprese e alla competitività.

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