HomeEvidenzaAssegno unico figli 2022: come si calcola l’importo mensile

Assegno unico figli 2022: come si calcola l’importo mensile

A partire dal 1° gennaio 2022 è possibile richiedere l’erogazione dell’Assegno unico e Universale che Inps inizierà a versare dal 1° marzo 2022.

Si tratta di un beneficio economico commisurato in base al valore dell’Isee del nucleo familiare e si sostanzia in un importo mensile a partire da 50 euro mensili fino a 175 euro.

La domanda Inps è riferita al periodo che va dal 1° marzo 2022 al 28 febbraio 2023 e può essere presentata da uno dei genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale.

Tale beneficio è riconosciuto a tutti i nuclei familiari composti da:

  • Figli minorenni;
  • I nuovi nati con decorrenza dal settimo mese di gravidanza della madre;
  • Figli maggiorenni fino al 21° anno di età a patto che frequentino un corso di formazione scolastica o professionale, oppure un corso di laurea;
  • Figli maggiorenni fino al 21° anno di età che svolgono un tirocinio o un’attività lavorativa con un reddito inferiore a 8.000 euro anni lordi;
  • Figli maggiorenni fino al 21° anno di età che risultino iscrittitti come disoccupati e in cerca di lavoro presso il centro dell’impiego;
  • Figli con grado di disabilità accertata dall’Asl senza alcun limite di età anagrafica.

Assegno unico figli 2022: come si calcola l’importo mensile

Vediamo più nel dettaglio come si determina l’importo dell’Assegno Unico e Universale. Vale a dire quali sono le caratteristiche che incidono sull’importo finale che sarà accreditato alla famiglia.

L’importo, come si può vedere dall’illustrazione che segue, dipende dal valore dell’ISEE familiare, dall’età della madre, nonché delle caratteristiche e dal numero di figli:

  • per ciascun figlio minorenne, in presenza di un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro, spetta un assegno mensile pari a 175 euro. Tale importo si riduce gradualmente, fino a 50 euro mensili in presenza di un ISEE pari o superiore a 40.000 euro;
  • per ciascun figlio maggiorenne, fino al compimento del 21° anno di età, con ISEE pari o inferiore a 15.000 eurol’assegno mensile è pari a 85 euro, fino ad arrivare ad un valore di 25 euro mensili, in caso di ISEE pari o superiore a 40.000 euro;
  • per ciascun figlio successivo al secondo è prevista una maggiorazione pari a 85 euro mensili, sempre se l’ISEE in corso di validità sia pari o inferiore a 15.000 euro. Detta maggiorazione si riduce fino a 15 euro se l’ISEE posseduta è pari o superiore a 40.000 euro
  • per ciascun figlio minore disabile è prevista una maggiorazione, in base alla condizione di disabilità come definita ai fini ISEE, pari a 105 euro mensili in caso di non autosufficienza, 95 euro mensili in caso di disabilità grave e a 85 euro mensili in caso di disabilità media;
  • per ciascun figlio maggiorenne disabile, fino al compimento del 21° anno di età, spetta una maggiorazione dell’importo spettante pari a 50 euro mensili;
  • per ciascun figlio di età pari o superiore a 21 anni disabile spetta un assegno mensile pari a 85 euro in presenza di un ISEE pari o inferiore a 15.000 euro. Tale importo si riduce gradualmente fino ad un importo di euro 25 con un ISEE pari o superiore a 40.000 euro;
  • per le madri con un’età inferiore a 21 anni viene prevista una maggiorazione degli importi spettanti pari a 20 euro mensili per ciascun figlio;
  • qualora entrambi i genitori posseggono redditi da lavoro, viene prevista una maggiorazione pari a euro 30 per ciascun figlio se l’ISEE è pari o inferiore a 15.000 euro, in caso di ISEE pari o superiore a 40.000 euro non spetta;
  • ai nuclei familiari con 4 o più figli spetta una maggiorazione forfettaria pari a 100 euro mensili per nucleo, con ISEE non superiore a 25.000 euro.

E’ importante da sapere che in assenza di ISEE viene erogato l’assegno negli importi minimi come sopra indicati.

V.G.

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