Il Senato ha approvato un emendamento che trasforma 100.000 posti di lavoro stabili in 100.000 posizioni precarie. Sindacati: intervento incomprensibile e inaccettabile! Licenziamenti “di Stato”, così si alimenta la precarietà. Il Governo intervenga subito.
Approvato al Senato, in sede di conversione del Decreto legge n. 146, un emendamento al Decreto Fiscale, proposto dal gruppo del M5S, che reintroduce un nuovo termine massimo, presumibilmente il prossimo 30 settembre 2022, per i lavoratori a tempo indeterminato in somministrazione con missione a termine.La cosa è incomprensibile da ogni punto di vista e inaccettabile! Si stabilisce infatti un nuovo termine per coloro che sono stati assunti a tempo indeterminato dalle agenzie mettendo così a rischio la continuità occupazionale di circa 100mila lavoratori.L’effetto concreto dell’emendamento rischia di essere quello della sostituzione dei 100.000 lavoratori a tempo indeterminato con altri 100.000 a termine, mentre – al contrario – sarebbero necessarie norme che, favorendo la continuità occupazionale e la stabilizzazione, impediscano il turn over.FeLSA CISL NIdiL CGIL UILTemp chiedono al Governo di intervenire urgentemente in materia ripristinando il testo originario.È vergognoso che, per compromessi al ribasso all’interno della maggioranza di Governo, si tengano in ostaggio decine di migliaia di lavoratori con balletti incomprensibili di date e rinvii!Le Organizzazioni Sindacali riprenderanno la mobilitazione, valutando ogni forma di lotta a sostegno di lavoratrici e lavoratori e per difendere il diritto al lavoro.
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Fonte: cisl.it