La riforma Irpef a cui il Governo sta lavorando e che dovrebbe essere lanciata con la Manovra di Bilancio in approvazione entro fine anno rivede le aliquote di prelievo fiscale per ogni scaglione di reddito.
Riduzione un po’ per tutti gli scaglioni tranne per i redditi fino a 15mila euro, per i quali la riforma avrà impatto zero: senza aggravi e senza sconti. Così ha annunciato il Governo nei giorni scorsi, che però dava questa informazione annunciando in contemporanea la soppressione del trattamento integrativo, il bonus 100 euro sull’Irpef attualmente riconosciuto a chi ha un reddito fino a 28mila euro. Dunque non ‘impatto zero’ per chi ha reddito fino a 15mila euro, ma la perdita del Bonus mensile ‘ex Renzi’.
La questione è stata sollevata ieri dai sindacati al Governo, che in un incontro a Palazzo Chigi hanno manifestato la loro contrarietà a far pagare ai meno abbienti il costo più salato della riforma. Pronta la risposta dell’Esecutivo: il bonus irpef 100 euro resta, ma solo per chi ha un reddito fino a 15mila euro. Un vero e proprio dietrofront.
Per quelli che rientrano nella fascia 15-28mila ci sarà una riduzione dell’aliquota di prelievo, che scende dal 27 al 25%, ma niente Bonus 100 euro. Per cui avranno una possibile perdita rispetto alla situazione odierna.
La conferma arriva anche da Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“La nuova curva degli sconti serve anche a inglobare il bonus Renzi da 80 euro, portato a 100 dal governo Conte-2, che però non scomparirà del tutto: il bonus, che contabilmente ha la forma di trasferimento monetario e non di riduzione d’imposta rimarrà in vita per i redditi fino a 15mila euro, perchè la loro irpef sarebbe troppo bassa per poter utilizzare la detrazione”.
Dunque, il Bonus 100 euro resta per chi ha redditi fino a 15mila euro e in ogni caso la riforma Irpef prevede questa modulazione delle fasce di reddito e le percentuali di prelievo dal 1° gennaio 2022:
- per redditi fino a 15mila l’aliquota resta al 23%;
- per redditi 15-28mila l’aliquota scende dal 27% al 25%;
- per redditi 28-50mila l’aliquota scende dal 38% al 35%;
- per redditi oltre i 50mila si passa direttamente al 43%.
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