NASpI più lunga di un mese. A prevederlo è un emendamento alla Manovra di Bilancio dei senatori del Movimento 5 Stelle.
Si tratta, per ora, di una semplice proposta che gli esponenti ‘grillini’ hanno inserito nel pacchetto degli emendamenti che modificano la Manovra di Bilancio depositata dal Governo e in discussione in questi giorni al Senato. Dove dovrà essere approvata, per poi passare alla Camera entro Natale.
Nella proposta deposita a Palazzo Madama, che vede tra i firmatari anche la senatrice 5S Nunzia Catalfo, ex Ministra del Lavoro, si legge:
“a decorrere dal 1º gennaio 2022 le attività lavorative aventi carattere stagionale previste dal decreto del Presidente della Repubblica 7 ottobre 1963, n. 1525, sono destinatarie della NASpI nella misura di una mensilità in più della normativa attualmente vigente”.
Un prolungamento del trattamento di disoccupazione che non sembra essere esattamente una proroga delle NASpI attualmente in erogazione da parte dell’Inps. Quanto piuttosto l’allungamento del periodo per coloro che, facendo domanda dal 2022, ‘provengono’ da contratti di lavoro stagionali che molto spesso hanno una durata ridotta e non consentono al lavoratore di avere una tutela al reddito adeguatamente lunga durante la disoccupazione. Basti pensare che gran parte di coloro che hanno lavorato la stagione estiva termineranno il trattamento NASpI il 31 dicembre 2021 e da gennaio 2022 saranno senza sostegno al reddito.
Un problema molto serio che questo emendamento alla Manovra, però, non sembra affrontare. Così come non affronta la copertura di tutti i contratti di lavoro stagionali, compresi quelli che hanno alla base non le causali del Dpr del 1963 ma le causali previste dai contratti collettivi di lavoro. Nè dei contratti agricoli.
Convergerà il consenso dell’intera maggioranza di Governo sull’emendamento ‘targato’ Catalfo? Al momento non vi sono certezze. Occorre attendere i prossimi giorni per capire quali scelte farà il Governo anche alla luce del confronto con le parti sociali, che da qualche giorno si preannuncia essere animato dalla proclamazione dello sciopero generale per il 16 dicembre prossimo.
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