Maria Luisa Serra è stata confermata per i prossimi quattro anni alla guida della Cisl scuola di Sassari. L’elezione al termine del VII congresso territoriale, ieri l’altro, di una categoria composta da docenti – dalla scuola dell’infanzia fino agli istituti superiori e professionali – dirigenti scolastici e personale amministrativo, tecnico e ausiliario(ATA). Con la Serra collaboreranno in segreteria Maria Clara Scanu e Antonio Cadeddu. Non mancherà il lavoro sindacale per rafforzare e accompagnare un sistema scolastico sconvolto dalla pandemia che ha avuto ripercussioni sull’organizzazione , sulle metodologie di insegnamento e anche, in non pochi casi, perfino sulla vita e la psicologia degli alunni.
« Uno studio dell’Istituto di Neuropsichiatria infantile di Sassari – ha detto Maria Luisa Serra nella sua relazione davanti a numerosi delegati, al segretario generale Cisl territoriale, Pier Luigi Ledda, e al segretario nazionale Attilio Varengo – ha messo in luce come i giovani col lockdown abbiano subito ripercussioni psicologiche rilevanti. L’Istituto ha registrato un aumento, fra il 30 e 50 per cento, di vari tipi di disagi tra adolescenti cosiddetti “inattesi”, cioè bambini e ragazzi che mai si erano rivolti alla Neuropsichiatria infantile:ansia, stati di panico, disturbi alimentari, casi di maltrattamenti . I dati raccolti dagli esperti sassaresi mostrano come, tra il 2019 e il 2020, nonostante si siano ridotti gli accessi alla struttura medica, siano aumentati rispettivamente di 4 e 3 volte i tentativi di suicidio tra gli adolescenti. A questi si aggiungono – ha detto Maria Luisa Serra – i casi di disturbi dei comportamenti alimentari e di psicosi. Il fattore scatenante quindi sembra essere lo stress vissuto da bambini e adolescenti , non capaci di superare da soli le difficoltà cui hanno dovuto far fronte. Il ragazzo che prima trovava le sue risorse principali all’esterno della famiglia, nello sport, nella scuola, tra gli amici, con la pandemia si è trovato costretto dentro casa, senza possibilità di scambi sociali. Una situazione che ha fatto esplodere la psicopatologia».
La scuola risente anche delle difficoltà socio-economiche del territorio sassarese. La provincia italiana che rischia di perdere più posti di lavoro dal 2020 a causa del Covid-19 è quella di Sassari. Il Centro Regionale Veneto Elaborazione Dati (Cerved) stima – ha ricordato la segretaria della Cisl scuola – che l’occupazione si ridurrà con cali particolarmente pronunciati nella provincia di Sassari (-11,5% nello scenario migliore e -15,5% in quello severo).«Il crollo dell’occupazione colpisce tutto il Nord Ovest Sardegna per via dell’economia fondata sul turismo. A Sassari si sono registrati 5770 contratti di lavoro in meno», ha aggiunto Maria Luisa Serra..
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Fonte: cisl.it