Il 23 dicembre dopo la riunione della Cabina di regia il Governo adotterà quella che sembra essere la nuova stretta dell’inverno. Un decreto che punta a stabilire nuove regole in vista dei festeggiamenti per il Capodanno, ma anche misure che andranno oltre i giorni di festa come: obbligo di mascherina all’aperto e riduzione della vigenza del Green pass dagli attuali 9 mesi a 6 mesi.
Ed proprio su quest’ultimo aspetto che ci saranno importanti novità specie per il mondo del lavoro, dove – come si sa – il Green pass è necessario per entrare. Con la riduzione della validità da 9 a 6 mesi molti lavoratori si troveranno senza il pass vaccinale nel giro di pochi giorni.
Lo mette in luce il quotidiano La Stampa in edicola oggi:
“Hanno ottenuto il lasciapassare sanitario con la seconda dose fatta più di sei mesi fa e ora con la più che probabile riduzione da 9 a 6 mesi del certificato verde, a gennaio rischiano di ritrovarselo di punto in bianco scaduto, se il governo non concederà loro una proroga per mettersi in regola. Sono circa tre milioni gli esodati del Green pass, che dopo Capodanno potrebbero vedersi sbarrata la porta per sedersi al bar o al ristorante o per andare a vedere un film. O addirittura per lavorare, nel caso di sanitari, forze dell’ordine, insegnanti e personale di scuola”.
Dunque secondo il quotidiano torinese il Governo, oltre a mettersi in linea con le indicazioni della scienza (il vaccino ha efficacia per 5-6 mesi, occorre quindi ridurre la valenza del certificato verde), dovrà anche considerare la situazione di coloro che senza una proroga o moratoria rischieranno di ritrovarsi nel giro di pochi giorni senza pass, con difficoltà a rientrare a lavoro, laddove possibile sottoponendosi a tampone sapendo che non può essere così per tutti: sanitari, personale scolastico e forze dell’ordine/esercito sono infatti sottoposte dalle regole del Super Green pass.
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