Apriamo subito questo articolo chiarendo che nella Manovra di Bilancio 2022 che è stata approvata ieri in Senato e che passerà alla Camera la settimana prossima per l‘ok definitivo, non c’è la proroga del Reddito di emergenza.
Ufficialmente i percettori del Rem non si porteranno ‘sotto l’Albero’ la certezza di una proroga del Rem anche per i primi mesi del 2022, ma sono almeno due le mosse di Draghi, che suonano come due promesse, che fanno capire che già a gennaio ci potrà essere un’iniziativa del Governo per rifinanziare la misura.
In premessa va ricordato anche che c’è chi scrive che non ci saranno proroghe del Rem, visto che le famiglie sono state lasciate scoperte negli ultimi mesi del 2021 (clicca qui).
Resta però a questo 2021 quello che il Governo ha scritto nel documento politico che accompagna la legge di bilancio, il Documento Programmatico di Bilancio 2022:
Qui si può leggere un chiaro impegno del Governo a introdurre “misure straordinarie di sostegno ai lavoratori e alle imprese colpite dalle conseguenze della pandemia“ “se ne ricorrerà l’esigenza”. Tanto più se continuano – come è accaduto con l’ultimo Decreto Festività – le restrizioni delle attività economiche e sociali legato al Covid19.
E poi le parole pronunciate dal presidente del Consiglio Mario Draghi appena tre giorni fa, che sollecitato da un giornalista a dire come il Governo voglia intervenire sulla povertà dilagante in Italia (circa 2 milioni di persone) ha spontaneamente rispolverato il Reddito di emergenza concludendo che “il Governo continuerà ad essere impegnato su questo fronte”. Chiaro il riferimento al 2022 con l’obiettivo di dare uno strumento di sostegno al reddito ai 1,2 milioni di beneficiari che per requisiti non riescono ad arrivare ad ottenere il Reddito di cittadinanza.
Ecco lo stralcio suo intervento:
“Il Governo ha preso molti provvedimenti nel corso di quest’anno per allungare, potenziare il Reddito di emergenza, cioè quelle misure che dovrebbero arrivare a chi non ha più NASpI, a chi non ha più la cassa integrazione, non ha il Reddito di cittadinanza. Lo stesso rifinanziamento del Reddito di cittadinanza è stata una risposta soprattutto verso quelle famiglie che percepiscono il reddito e che sono in condizioni di povertà. Quindi è molto presente questo nell’azione di Governo, l’importanza che si è data anche al terzo Settore in tutto questo….Il Governo continuerà ad essere impegnato su questo fronte”.
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