E’ attesa per oggi l’approvazione definitiva della Legge di Bilancio 2022 da parte della Camera dei deputati.
È una testo che, come sappiamo, introduce importanti novità in diversi ambiti, dai bonus edilizi agli aiuti alle famiglie più svantaggiate, dalla scuola al lavoro, e non meno importante anche in materia di reddito di cittadinanza.
Tuttolavoro24.it ha già affrontato in un precedente articolo – clicca qui – la novità in merito alla dichiarazione di immediata disponibilità a lavorare da firmare al momento di trasmissione della domanda per ottenere il Reddito di cittadinanza.
Sulla stessa scia di questo provvedimento, un’altra novità riguarda i centri per l’impiego, o per meglio dire l’obbligo dei percettori del reddito di cittadinanza di recarsi presso il centro per l’impiego del proprio comune di residenza o competente per territorio.
Vediamo i dettagli di questa misura.
Il testo della Manovra di Bilancio prevede che la ricerca attiva di lavoro da parte del percettore di Rdc debba essere verificata presso il centro per l’impiego, in presenza, con frequenza almeno mensile.
La norma prevede anche che, in caso di mancata presentazione senza comprovato giustificato motivo, si applichi la decadenza del beneficio.
Questo significa che il già percettore di Rdc, ma anche chi lo inizierà a percepire in futuro, ha l’obbligo di recarsi almeno una volta al mese presso il centro per l’impiego del suo comune di residenza per verificare se ci sono offerte di lavoro congrue che in quel caso dovrebbe accettare.
Se ciò non si verifica, vale a dire se il percettore del reddito di cittadinanza non si presenta con la frequenza stabilita presso il centro per l’impiego e non ha nessun motivo valido per giustificare la sua assenza, scatterà in automatico la revoca del sussidio.
Sono diversi i punti oscuri della nuova disciplina che dovranno essere presto chiariti. Ad esempio non è chiaro se sarà il percettore di Rdc stesso a dover recarsi di sua iniziativa al centro per l’impiego previo appuntamento o se saranno gli stessi centri per l’impiego a chiamare ogni mese tutti i percettori del reddito di cittadinanza occupabili.
Bisognerà certamente attendere gennaio e l’effettiva messa in pratica di questo sistema per avere una risposta chiara e definitiva. Ma quello che si può dire oggi è che pare si tratti di una norma da applicarsi a tutti i percettori: i vecchi e i nuovi, quelli in corsi e quelli che arriveranno. D’altronde la ratio della norma è quella di spingere tutti, il prima possibile, a cercare un’opportunità di lavoro.
Questa misura è stata infatti introdotta per far sì che i percettori del reddito di cittadinanza partecipino attivamente alla ricerca di un lavoro e aiutarli così il più possibile a trovare una nuova occupazione.
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