ROMA – La situazione pandemica segna una evidente recrudescenza dei contagi. Le nuove regole sulle restrizioni sono state prese con un ‘bis’ di decreti Festività che hanno di fatto sancito il lockdown per i No-Vax, esclusi oramai da ogni attività.
Non resta che approvare un Decreto con nuovi ristori per tutte le categorie produttive, imprese e lavoratori, ma anche le famiglie, che in questi mesi stanno pagando un conto salatissimo.
Da qualche giorno ormai arrivano conferme di un Decreto in arrivo. Anche il leader Cinquestelle Giuseppe Conte lo ha ufficializzato ieri.
“Inutile indorare la pillola, il Covid sta dando il suo colpo di coda“, ha puntualizzato l’ex premier, ma “quando si chiedono sacrifici bisogna anche dare: il governo deve fare la sua parte e il M5s non transige su questo”. “Servono interventi massicci e un nuovo scostamento di bilancio“ per dare “ristori e segnali concreti di vicinanza a chi non ce la fa: la sopportazione è al limite e gli aiuti devono essere rapidi”, affermato Conte in un video-messaggio.
Dunque nuovi ristori in arrivo. Ma prima è necessario che il Governo deliberi uno scostamento di Bilancio che poi deve passare al vaglio del Parlamento.
La conferma arriva anche da quanto si legge su Il Sole 24 ore del 31 dicembre 2021:
”Nella prima settimana di gennaio potrebbe arrivare anche un’altra importante decisione: un nuovo scostamento di bilancio (si parla di circa 10 miliardi) per fronteggiare ancora il caro-bollette e gli effetti della quarta ondata, assicurando anzitutto i ristori a discoteche e sale da ballo, obbligate a chiudere, e al comparto turistico che più di altri ne sta subendo le conseguenze. I tempi sono strettissimi. Il 24 si aprono le danze per l’elezione del successore di Sergio Mattarella. Lo scostamento andrebbe quindi deliberato già a inizio anno visto che servono almeno un paio di settimane tra delibera del Cdm e ratifica della Camere, per poter consentire poi al Governo di varare il nuovo decreto ristori”.
Dunque tempi stretti per approvare lo scostamento di Bilancio e così il Decreto, prima che l’attività politica si concentri sull’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
Reddito di emergenza proroga 2022 nel nuovo Decreto Ristori? La promessa di Draghi
Un decreto da 10 milioni di euro, scrive il quotidiano economico. Ci sarà spazio (e risorse) anche per una proroga del Reddito di emergenza con nuove rate da erogare alle 550mila famiglie che da mesi hanno perso il sussidio perchè non prorogato?
Stando alle parole pronunciate dal Premier Mario Draghi qualche giorno prima di Natale, parlando proprio del Reddito di emergenza, a questa domanda si dovrebbe dare risposta affermativa. ”Il Governo continuerà ad essere impegnato su questo fronte”, aveva rassicurato Draghi parlando con i giornalisti.
Il problema è innanzitutto di risorse, ma è evidentemente di pronta soluzione se si pensa che il Reddito di emergenza, secondo quanto rivelano i dati Inps, ha assorbito ’appena’ 1,2 miliardi di euro per le 4 mensilità previste dal Decreto Sostegni bis (da giugno a settembre). Cifre non impossibili da trovare. La scelta dunque è solo politica: Draghi e compagnia dovranno decidere se mantenere fede agli impegni pre-natalizi e proseguire con la politica avviata già dal Governo Conte II di attenzione per le categorie più fragili economicamente prorogando il Rem per almeno 3-4 mensilità nel 2022.
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