Nei giorni in cui sembrava tutto più fluido e scorrevole, con un Decreto Ristori 2022 in via di approvazione passando per una preliminare delibera del Consiglio dei Ministri sullo scostamento di Bilancio, sembra si debba assistere ad un clamoroso rinvio.
Facciamo un passo indietro. Il 30 dicembre in Parlamento viene approvato un ordine del giorno proposto dal M5S che impegna il Governo ad introdurre nuovi ristori per imprese, famiglie e lavoratori, a partire dai lavoratori stagionali (clicca qui) con nuovi bonus erogati da Inps, fondo perduto, proroga Reddito di emergenza e proroga della Cig Covid per i settori, come il turismo, che stanno portando sulle spalle tutto il peso delle nuove restrizioni e della 4a ondata pandemica.
Sono seguiti poi diversi appelli del mondo politico volti a ‘far presto’ e a ‘non lasciar indietro nessuno’. Il più noto, il video-messaggio dell’ex Premier Giuseppe Conte, è andato ‘in onda’ sui social proprio alla vigilia di Capodanno. Tra le altre cose il presidente del M5S chiedeva che lo scostamento di bilancio fosse approvato subito: “…quando si chiedono sacrifici alle persone, si deve anche sapere dare...”, aveva detto Conte.
Stando invece alle ultime voci, il nuovo deficit di Bilancio – non è altro che questo lo scostamento di Bilancio – non sarà approvato nella riunione del Governo del 5 gennaio, come si diceva inizialmente. Ma tutto è rinviato di “qualche settimana”, scrive Il Sole 24 Ore di oggi, a dopo l’elezione del Presidente della Repubblica. Quando? Verosimilmente nel mese di febbraio considerato che la convocazione delle Camere in seduta comune per eleggere il successore di Sergio Mattarella – l’ufficialità è attesa per oggi – non dovrebbe avvenire prima del 24 gennaio.
Ne parla Il Sole 24 Ore in edicola oggi che titola “Scostamento di bilancio, sei priorità ma il via solo dopo il Quirinale”.
“Per ora cifre ufficiali non ne girano, le ipotesi iniziali continuano ad aggirarsi sui 7-10 miliardi. Ma i conti sull’esigenza di nuovo deficit dipenderanno anche dai costi prodotti dalla nuova decisione sul Super Green pass, che rischia di moltiplicare le assenze dal lavoro. Ma non si faranno subito. Il governo infatti vuole prendersi almeno qualche settimana prima di rimettere mano ai saldi di finanza pubblica”.
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