Obbligo vaccinale sia per tutti, lavoratori e non. Quindi anche i disoccupati e pensionati. A chiederlo è il sindacato attraverso le parole pronunciate da Maurizio Landini Segretario Generale Cgil intervistato dal quotidiano la Repubblica in edicola oggi.
Il leader sindacale conferma la linea del rigore già anticipata nel corso della scorsa estate quando era entrato nel vivo il dibattito e i primi provvedimenti sul Green pass per i lavoratori. Ora il dibattito si è spostato invece sull’obbligo del Super Green pass in tutti i luoghi di lavoro, con il Governo che potrebbe adottare un provvedimento nel giro di pochi giorni. Forse nel Consiglio dei Ministri del 5 gennaio.
Segue uno stralcio dell’intervista a Landini.
Landini, il governo è orientato a introdurre il vaccino obbligatorio per i lavoratori. È una misura che accoglie una vecchia richiesta sindacale. Siete favorevoli o avete cambiato idea?
«È dal mese di agosto dello scorso anno che lo chiediamo! Pensiamo però che si debba estendere l’obbligo a tutti i cittadini del nostro Paese. La recrudescenza del virus impone al governo un’assunzione di responsabilità. Accanto alla quale va avviata un’iniziativa pubblica di informazione, coinvolgendo tutti i soggetti interessati. Non ci sono alternative al vaccino».
Perché il vaccino obbligatorio per tutti?
«Perché il virus riguarda tutti. I luoghi di lavoro, grazie ai protocolli che abbiamo firmato con il governo e le aziende, non sono risultati focolai della trasmissione del virus. Anzi: la trasmissione avviene fuori dai posti di lavoro, sui mezzi di trasporto pubblici, nei luoghi affollati».