Super Green pass per fasce d’età, nuove decisioni in arrivo

ROMA – Nel Consiglio dei Ministri che oggi imprimerà una nuova stretta sulle regole anti-Covid sembra sarà accantonata l’idea di introdurre la vaccinazione obbligatoria per tutti i lavoratori, col Super Green pass lavoro.

E’ una notizia che riportano gran parte dei giornali in edicola, tra cui l’edizione odierna del quotidiano Avvenire che mette bene a fuoco quale potrebbe divenire la nuova priorità:

“tra le ipotesi in campo – ma Palazzo Chigi resta prudente – spunta, in alternativa all’imposizione del Super Green pass – concesso solo a vaccinati e guariti – a tutti i lavoratori (che continua a trovare forti ostacoli specie dalle parti di Lega e M5S), la sua introduzione – e quindi di fatto l’obbligo vaccinale – in primo luogo per i soggetti fragili, i più esposti al rischio Covid. A partire dalla fascia 60-69 anni: sono 1,2 milioni gli italiana in questa fascia ancora senza vaccino e sono quelli che più affollano gli ospedali, in terapia intensiva finiscono infatti 526 non vaccinati ‘over 60’ su un milione contro gli appena 33 che sono immunizzati. Poi si potrebbe arrivare, eventualmente, anche alla fascia 50-59 anni”.

Dunque pur di trovare la quadra politica sembra che il Governo si orienterà versa una diversa forma di vaccinazione obbligatoria, che non va a colpire lo ‘status’ di lavoratore – ipotesi che come visto nei giorni scorsi escluderebbe disoccupati e pensionati – ma le fasce d’età più vulnerabili e fragili all’attacco del virus.

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