ROMA – Niente Bonus per i lavoratori stagionali nel nuovo Decreto Sostegni che sta per essere varato in settimana. Lo stesso abbiamo ragione di credere sarà per i lavoratori dello spettacolo e gli intermittenti, perchè questi sostegni economici sono andati sempre di pari passo dall’inizio della pandemia.
Lo si apprende dall’edizione odierna del quotidiano La Verità in edicola che raccoglie le rivelazioni del M5S che annuncia l’esclusione degli stagionali dal prossimo decreto:
“Le categorie colpite dagli effetti della pandemia sono molte”, spiegano dal partito presieduto da Giuseppe Conte. “Innanzitutto il turismo, da quello organizzato fino a quello di montagna, che hanno registrato un ulteriore calo durante le festività natalizie che si è sommato alla crisi dovuta alle chiusure dello scorso anno. A ciò si aggiungano, inoltre, lavoratrici e lavoratori di tutte quelle attività che, a causa delle misure di contenimento dei contagi, non hanno potuto lavorare”. Proprio per questi motivi la richiesta del M5S è quella di procedere con altro deficit. “Alla nostra mozione, con cui avevamo chiesto uno scostamento di bilancio per poter aiutare le realtà produttive in sofferenza, a quanto si apprende, il governo ha detto no rilanciando con l’utilizzo di avanzi di spesa che consideriamo assolutamente insufficienti”, si legge nella nota”.
Il primo problema sono le risorse. Il decreto in approvazione a metà mese farà leva su un pacchetto di risorse limitate, derivanti dai vari fondi settoriali finanziati dall’ultima Manovra. Ecco perchè per questi lavoratori precari l’appuntamento con i ‘bonus’ è rinviato a febbraio (clicca qui).
Resta aggiornato con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegram cliccando qui. E’ gratis!
Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.
Segui la nostra pagina Facebook facendo clic qui.
RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013].