Con il lancio dell’Assegno unico e universale per tutte le famiglie con figli, la ministra per la Famiglia Elena Bonetti esterna tutta la sua soddisfazione, per una riforma che ha promosso e sostenuto fino alla fine.
E lo fa oggi, nuovamente, in un’intervista al quotidiano La Stampa in edicola in cui, sollecitato dalla giornalista mette in rilievo gli aspetti di vantaggio della misura. Ecco le parole della Ministra:
“C’è una grande attesa per uno strumento che introduce per la prima volta un sostegno di carattere economico chiaro e identificabile per tutti, dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni dei figli con un investimento forte di 20 miliardi l’anno (di cui 6 aggiuntivi). Su 7 milioni di famiglie quasi 5 milioni riceveranno 1600 euro in più l’anno, a cui va aggiunto lo sgravio Irpef che aumenta quindi i benefici ottenuti”.
Ma la collega de La Stampa non manca di far notare alla Bonetti che si è parlato anche di un rischio abbassamento delle tutele economiche per alcuni nuclei familiari. Chiaro il riferimento alla soppressione di vari bonus, assegni familiari, detrazioni fiscali, ecc.
“Sono circa 600mila, solo teoricamente svantaggiati”, puntualizza la Bonetti citando i dati del Ministero dell’Economia:
“Per 200mila a far registrare una perdita è il confronto che include misure una tantum come la ‘dote mamma’. Di fatto, quindi, lo svantaggio non c’è. Altri 200mila nuclei che potrebbero perderci cifre di meno di 50 euro al mese saranno comunque coperti da una clausola di maggiorazione perequativa, a cui si aggiunge lo sgravio Irpef. Nel complesso quindi avranno un guadagno. Ci sono infine 200 mila nuclei familiari dove uno dei componenti ha uno stipendio e un patrimonio molto alto e l’altro invece molto basso e con questo reddito riceveva benefici”.
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