ROMA – Proroga della cassa integrazione Covid a marzo 2022? ‘Nella legge di Bilancio c’è la cig ordinaria, le aziende usino quella’.
E’ questa – in soldoni – la risposta data da Mario Draghi a chi, tra i giornalisti che siedevano ieri nella sala stampa di Palazzo Chigi, gli chiedeva se vi fossero chances di una proroga dell’ammortizzatore sociale dell’emergenza nel prossimo decreto Sostegni in versione ‘light’, atteso in questa settimana in Consiglio dei Ministri.
La posizione di Draghi sembra essere intransigente: stop alla Cig Covid generalizzata perchè ormai con la Legge di Bilancio tutti i lavoratori di tutti i settori sono coperti dalla cassa integrazione. In realtà la questione è molto più complessa e rischiosa per i lavoratori e aziende (ne abbiamo parlato in questo articolo).
Quindi Cig Covid arrivata al capolinea? Resta in realtà un filo di speranza per una sua estensione temporale, probabilmente con riguardo ad alcuni settori perchè più colpiti dalla crisi di altri. Però neppure questo è ancora chiaro.
Ne parla Il Sole 24 Ore in edicola oggi:
“Il messaggio, inviato ieri, dal Premier Mario Draghi in conferenza stampa a palazzo Chigi è una frenata alle richieste, arrivate da più parti, di una nuova Cig Covid fino a marzo: a gennaio, a ricordato Draghi, è entrata in vigore la riforma degli ammortizzatori sociali targata Orlando che ha esteso i sussidi anche alle micro imprese del terziario (in parte dovranno pagarsi l’ammortizzatore). Non è del tutto escluso, tuttavia, che possa comunque arrivare una sorta di cassa ‘di prosecuzione’ (ma non sono ancora chiari i contorni) a sostegno delle imprese in questo momento più in affanno”.
Come scrive anche il quotidiano economico, non è chiaro cosa sia una “cassa di prosecuzione”. Provando ad interpretare si potrebbe immaginare che si tratta di una proroga, probabilmente limitata ai soli settori direttamente coinvolti nella crisi, che abbiano già in corso sospensioni dei rapporti di lavoro con richiesta di intervento dell’ammortizzatore sociale.
Nei prossimi giorni ne capiremo qualcosa di più, nel frattempo “il dossier è sul tavolo, ed è spinto da alcuni ministri”, ricorda Il Sole 24 Ore.
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