Dal 1° gennaio 2022 è cambiato il sistema di erogazione dei sussidi alle famiglie che hanno figli.
Non ci sono più distinzioni tra lavoratori dipendenti o autonomi o disoccupati. Tutti, facendo domanda, potranno ottenere l’Assegno unico e universale per i propri figli.
Si chiama ‘universale’ proprio per questa ragione: tutti ne hanno diritto, il requisito principale è avere almeno un figlio dal 7° mese di gravidanza e fino a 21 anni di età.
Inps da qualche giorno ha aperto la procedura per inviare la domanda dell’Assegno unico. L’erogazione dell’Assegno decorre dal 1° marzo 2022 per tutti ma è importante sapere che:
La domanda si può fare:
Per conoscere tutti i requisiti e gli importi dell’Assegno unico, che sono diversi a seconda del numero dei figli, vi invitiamo a legge il nostro articolo completo cliccando qui.
Quel che è importante sapere inoltre è che per fare domanda di Assegno unico occorre avere l’ISEE 2022, che può essere consegnato al momento di presentazione della domanda oppure in un momento successivo ma a certe condizioni.
Anche i braccianti agricoli giornalieri devono fare la domanda con le modalità descritte sopra (che – ripetiamo – sono uguali per tutti).
Per loro ciò che cambia è che non avranno più diritto agli Assegni al Nucleo familiare, detrazioni Irpef per figli a carico, assegno per 3 figli a carico, in quanto sono stati assorbiti dal nuovo Assegno. Restano invece le detrazioni Irpef per i figli con più di 21 anni, se a carico.
Pertanto in fase di domanda dell’Indennità di disoccupazione agricola non dovranno più richiedere l’Assegno per il nucleo familiare (Anf).
Agli operai agricoli a tempo determinato (O.T.D.), iscritti negli elenchi nominativi per almeno 101 giornate annue di lavoro, l’Anf spettava (fino al 2021) per l’intero anno (312 gg. pari a 26 giornate mensili). Quindi il diritto all’Anf per l’intero anno era garantito per la sola iscrizione negli elenchi anagrafici per almeno 101 giornate di lavoro, a prescindere, quindi, dal diritto o percezione dell’indennità di disoccupazione agricola.
Dal 1° marzo 2021 a questi lavoratori (con figli) quindi spetterà l’Assegno unico che sarà erogato dall’Inps con un accredito mensile e distinto dall’Indennità di disoccupazione.
Per i lavoratori agricoli a tempo indeterminato la situazione è analoga a quella dei lavoratori a termine (cd. giornalieri).
Anch’essi devono far domanda all’Inps e da marzo 2022, beneficiando dell’Auf, non riceveranno più in busta paga né gli Anf né le detrazioni fiscali per figli a carico, Assegno per i tre figli erogato da Inps. Restano invece le detrazioni Irpef per i figli con più di 21 anni, se a carico.
Per tutte le categorie dei lavoratori autonomi dell’agricoltura – imprenditore agricolo professionale, coltivatore diretto, coloni e mezzadri – l’Assegno unico figli costituisce una novità perchè fino ad ora erano esclusi da una parte dei sussidi per i lavoratori con figli, come l’Assegno al nucleo familiare (Anf).
Anch’essi dovranno fare domanda con le modalità descritte sopra per ottenre l’Auf a partire da marzo 2022.
Come già accennato in precedenza in questo articolo, ricordiamo infine che l’Assegno unico assorbe le seguenti prestazioni, nel senso che dal 2022 non ci saranno più:
La prestazione non assorbe né limita gli importi del Bonus asilo nido che resta confermato nel 2022.
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