In materia di reddito di cittadinanza la nuova legge di bilancio 2022 approvata dalla Camera lo scorso 30 dicembre e diventata legge a tutti gli effetti a partire dal 1° gennaio 2022 ha disposto il rifinanziamento di questa misura di sostegno al reddito anche per il 2022.
Sussidio che però è cambiato in diversi aspetti rispetto al 2021, primo fra tutti per quanto riguarda le offerte congrue rifiutabili (clicca qui), ma anche il décalage cioè il taglio di 5 euro mensili (clicca qui), l’obbligatorietà di presentarsi al centro per l’impiego (clicca qui) e di rendersi immediatamente disponibili a lavorare già al momento di compilazione della domanda.
Un’altra novità secondo quanto si legge dal testo ufficiale riguarda i controlli che con il nuovo anno si inaspriranno notevolmente. Vediamo i dettagli.
Al fine di evitare le numerose truffe orchestrate da persone per nulla in linea con i requisiti richiesti ma che comunque percepivano il reddito di cittadinanza, il governo con la Manovra 2022 ha voluto appositamente inasprire i controlli anti-truffatori.
I Comuni dovranno effettuare controlli a campione sui requisiti per il rdc dei nuclei familiari sia al momento della presentazione della domanda (per i nuovi percettori) ma anche dopo l’erogazione del beneficio (per vecchi e nuovi percettori).
Si prevede infatti di utilizzare banche dati condivise tra i vari Comuni di residenza, l’Inps e l’Anagrafe nazionale per appunto incrociare i dati relativi a requisiti di:
Questo sistema che porterà a controlli molto più approfonditi prevede dure sanzioni per chi si scopre non essere in possesso di tutti i requisiti richiesti (per conoscere i requisiti clicca qui).
Verrà disposta, infatti, la revoca definitiva del beneficio per chi dichiara condizioni che in realtà non possiede oltre che la sanzione penale prevista dall’articolo 495 del Codice penale secondo cui chi dichiara o attesta il falso riguardo a identità, stato o altre informazioni personali o di altre persone è punibile con la reclusione da uno a sei anni.
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