Ristori e bollette, la dote sale a 6 miliardi: c’è anche la proroga Cig

ROMA – Le ultime notizie che arrivano sul decreto Sostegni ter che sarà varato in settimana dal Consiglio dei Ministri (per la data annunciata clicca qui) parlano di una dota finanziaria salita a 6 miliardi, dai 2 di partenza.

Ne parla il quotidiano Il Messaggero in edicola oggi che conferma:

niente scostamento di bilancio. Ma tra caro-bollette e nuove misure di ristoro, il decreto che il governo si prapara a varare giovedì prossimo sarà comunque ‘consistente’. Palazzo Chigi e Tesoro sono al lavoro su un provvedimento che dovrebbe movimentare tra i cinque e i sei miliardi di euro, con la soglia superiore che sembra al momento quella più probabile”.

Dunque lo scostamento di Bilancio che creerà un extra-deficit per introdurre un vasto pacchetto di aiuti Covid (proroga Rem, Bonus, fondo perduto?) è destinato al rinvio a febbraio, ma arrivano comunque conferme.

Nel mini-decreto di gennaio invece dovrebbero trovare spazio solo alcuni ristori per il turismo:

“Due miliardi circa, dovrebbero andare ai ristori alle imprese che ancora stanno soffrendo chiusure e riduzione di attività a causa della pandemia e dei provvedimenti restrittivi adottati dal governo. La parte restante, tra i 3,5 e ai 4 miliardi, a nuove misure per calmierare il prezzo delle bollette per famiglie e imprese”.

Ristori che, come spiega anche il quotidiano romano, “tuttavia saranno selettivi e probabilmente passeranno per il rifinanziamento di fondi già esistenti. I sostegni mirati andranno soprattutto al settore del turismo e degli evento, allo spettacolo, alle discoteche e allo sport. Si lavora anche a una ‘prosecuzione’ della Cassa integrazione (ma non è ancora certo che sarà quella Covid gratuita)”.

Quanto alla proroga della Cig (con causale Covid?) nei giorni scorsi erano state avanzate 3 ipotesi di intervento per evitare il dilagare di licenziamenti. A pochi giorni dal lancio del Decreto sembra tuttavia che si è ancora lontani da un soluzione certa.

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