Annunciato per martedì 22 febbraio il nuovo decreto a sostegno di famiglie e imprese per far fronte al caro-bollette. Oltre alla data, sembra esserci una maggiore chiarezza anche per quanto riguarda il pacchetto di interventi che l’esecutivo intende mettere in pratica.
Come riportato da Repubblica nell’edizione di oggi, sono previste sia misure con effetto immediato sia interventi i cui benefici possano essere spalmati nel tempo. A fornire un’anticipazione su quali siano questi interventi nello specifico è in invece il quotidiano La Stampa, che oggi annuncia:
“Dato per scontato che verranno confermate e probabilmente rafforzate le misure a favore di famiglie e piccole imprese (azzeramento degli oneri accessori, Iva ridotta sul gas e bonus sociali), ora ci si concentra su quelle più grandi, le aziende energivore, che rischiano di essere messe fuori mercato dall’impennata dei costi di luce e gas.”
Secondo il quotidiano, la prima parte del decreto riguarderebbe, dunque, gli aiuti alle famiglie con un taglio delle bollette che dovrebbe valere 5 miliardi di euro, anche se si punta ad arrivare a una dotazione di 7 miliardi.
3 dunque le misure che “bollono” in pentola: azzeramento gli oneri di sistema, riduzione dell’Iva, bonus sociali con sconto in bolletta in base all’ISEE.
La seconda parte si concentrerebbe, invece, sugli interventi a favore delle imprese con una attenzione specifica verso quelle energivore, “lavorando in particolare sulla possibilità di fornire loro energia a prezzo equo su un orizzonte di più anni”, come sottolineato dal quotidiano torinese.
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