Mentre sono ancora fermi i pagamenti della cassa integrazione artigiani Covid per le ultime mensilità del 2021, con un ritardo accumulato di oltre 2-3 mesi a seconda dei casi, sta per riaprire la procedura per la trasmissione della domande di intervento di cassa integrazione per i primi mesi del 2022.
Sono passati 2 mesi dall’inizio del nuovo anno e in attesa di adeguare la riforma prevista dalla Legge di Bilancio, il Fondo Artigiani Fsba aveva sospeso l’inserimento delle domande. In attesa di definire il nuovo quadro di regole.
Ora, dal Ministero del Lavoro sono arrivati segnali che la trafila per l’adeguamento delle nuove norme è un po’ più lunga del previsto. E così il FSBA ha deciso di non esitare oltre. Si parte. Anzi, si riparte. Le domande della cassa integrazione per gennaio e febbraio 2002 – ma anche dei mesi successivi, fino a quando non sarà accolto dal Ministero il nuovo Regolamento – saranno gestite dalle vecchie regole, quelle in vigore fino al 2021.
La svolta di fine inverno è stata comunicata ieri con una nota, dalla quale si apprende che la ”riapertura delle procedure per la richiesta delle prestazioni di ammortizzatore sociale, garantite dal Fondo secondo la previgente Normativa e Regolamento, con decorrenza dal 01/01/2022, sarà operativa fino alla metà dell’anno oppure fino all’approvazione del nuovo Regolamento, se questa intervenisse prima“.
Cassa integrazione Artigiani 2022: si può fare domanda?
Quindi, dopo questa schiarita, si può fare già domanda? No, Fsba precisa che “le procedure per la sottoscrizione degli accordi sindacali, per il caricamento nel sistema informatico del Fondo, per la gestione e la liquidazione delle prestazioni, sono oggetto di messa a punto in queste ore“.
Manca ancora poco, dunque, questione di giorni e sarà possibile per aziende e consulenti caricare le domande di intervento di cassa integrazione di gennaio e febbraio 2022.
Cassa integrazione Artigiani 2022: quando i pagamenti?
Se la trafila per il caricamento delle domande di cig di gennaio e febbraio 2022 si annuncia essere breve, anche il pagamento non richiederà tempi di attesa lunghi. Considerato che in questa nuovo anno si è al di fuori della cassa integrazione Covid, che attendeva i finanziamenti del Ministero del Lavoro con una procedura lunga e estenuente.
Pertanto, salvo errori e omissioni nella presentazione della domande, i pagamenti dovrebbero procedere con una certa regolarità e con cadenza mensile, come già accadeva prima del 2020, quando cioè non esisteva la cassa Covid.
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