Sta facendo il giro del mondo la notizia dell’iniziative di Tesla, casa automobilistica americana, di dare il via libera ai lavoratori di origine ucraina che volessere ritornare in patria e arruolarsi per combattere contro l’invasione russa.
Tesla infatti non ha siti produttivi in Ucraina. Ma in Europa, Medio Oriente e Africa.
Per chi vuole imbracciare le armi in nome della resistenza, Tesla garantisce 3 mesi di stipendio anche se si è lontani dalla fabbrica. E dopo i primi 3 mesi “a giugno l’uomo più ricco del mondo valuterà l’impatto della guerra per capire in quale altro modo supportare la resistenza ucraina”, secondo quando riportato dal sito americano Axio.
Inoltre Tesla ha inviato in Ucraina diverse unità Powerwall, batterie che possono fornire corrente elettrica in quelle zone che al momento ne sono sprovviste, compresi i paesi di Polonia e Slovacchia. E ricariche gratis a tutti gli utenti Tesla che stanno fuggendo dal conflitto.
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