Stop allo sciopero a oltranza dei Trasportatori per il caro carburante in programma per il 14 marzo. A far circolare la notizia è la Commissione di garanzia per lo sciopero che proprio ieri ha detto “no” all’iniziativa di proteta, perchè non sarebbero stati rispettati due requisiti essenziali del codice di autoregolamentazione il «preavviso di 25 giorni» e «l’obbligo di predeterminazione della durata dell’astensione». Pertanto,
“Ora, dunque, bisognerà capire cosa succederà nelle prossime ore – scrive Open.line – : se la protesta verrà confermata o annullata. L’annuncio della mobilitazione, tra l’altro, aveva fatto scattare la corsa all’acquisto di pasta, zucchero, farina, olio e riso, con file di auto alle pompe di benzina e scene da psicosi collettiva in Sardegna dove in alcuni supermercati sono stati persino svuotati gli scaffali”.
Intanto l’orientamento dell’Autorità sugli scioperi è chiara: lo sciopero è illegittimo. Questo non comporterà che ogni singolo autotrasportatore intenzionato a scioperare si adegui, ma una parte consistente di loro certamente ne terrà conto.
A proclamare lo sciopero è stata una sigla minoritaria Trasportounito–Fiap che nel dare il là all’iniziativa aveva dichiarato “si ferma l’autotrasporto italiano“. Da qui l’equivoco o comunque il tentativo di ingigantire più del dovuto l’iniziativa, che comunque resta ancora in grado di intercettare adesioni di molti gruppi di autonomi. D’altronde in questa fase, il mancontento è diffuso capillarmente. Nulla a che vedere con quanto previsto invece da UNATRAS -coordinamento rappresentativo di organizzazioni come Fai Contrasporto, Confartigianato Trasporti, Cna-Fita, ecc. – che ha proclamato lo stop sui piazzali per il 19 marzo prossimo.
A spiegare bene la situazione è Sergio Lo Monte, Segretario Nazionale di Confartigianato Trasporti, in un’intervista a Affaritaliani.it:
“Una sigla ha fatto una fuga in avanti annunciando lo stop al servizio da lunedì 14 marzo, ma l’UNATRAS non ha deciso alcun fermo. Anche perché è in atto un’interlocuzione con il governo, il 15 marzo abbiamo un incontro con la viceministra Bellanova e quindi decidere prima un fermo delle attività sarebbe irresponsabile. Non solo, essendoci ancora lo stato di emergenza per la pandemia Covid siamo inibiti come categoria da proclamare azioni di fermo. Il blocco nazionale del trasporto in Italia è quindi una fake news“.
Resta aggiornato con noi. Unisciti alla nostra pagina Telegram cliccando qui. E’ gratis!
Non hai l’APP di Telegram? Scaricala gratuitamente cliccando qui.
Segui la nostra pagina Facebook facendo clic qui.
RIPRODUZIONE RISERVATA – La riproduzione, su qualsiasi supporto e in qualsiasi forma, dei contenuti del presente articolo in violazione delle norme sul diritto di autore sarà segnalata all’Agcom per la sua immediata rimozione [Delibera n. 680/13/CONS 12/12/2013].