Dopo la Cassa integrazione Covid – cessata a fine 2021 – è in arrivo la Cassa integrazione dell’Emergenza.
Lo si apprende da Il Sole 24 Ore in edicola oggi sulle cui colonne si legge di un decreto di prossima emanazione che dovrebbe consentire alle imprese di ricorrere più facilmente all’ammortizzatore sociale. Il provvedimento dovrebbe riguardare quelle imprese di vari settori le cui dinamiche economiche e commerciali sono collegate con l’instabilità del mercato delle materie prime (gas, carburanti, ma che olio di semi, cereali, ecc.), che hanno avuto un rialzo dei costi vertiginoso con la crisi bellica in Ucraina.
“In quest’ottica – si legge – si starebbe ragionando su un blocco dei contatori per chi ha un problema di rifornimento di materie prime, ed è quindi costretto a sospendere o fermare la produzione, e a cascata, i lavoratori. In pratica, con questa opzione, le settimane di ammortizzatore richiesto dalle imprese in difficoltà non verrebbero conteggiati nei “contatori” ordinari di durata dell’integrazione salariale (generalmente, 24 mesi nel quinquennio mobile)”.
“La seconda opzione sul tavolo, – continua il quotidiano economico – spinta da una fetta consistente della maggioranza, è quella di garantire la Cig scontata a tutti i settori in grande difficoltà, come ad esempio l’automotive, sostenendo di fatto anche la grande industria, dalla siderurgia all’alimentare, come emerge dal nutrito elenco di 15 codici Ateco collegabili a questo piano, che è stato abbozzato al ministero dello Sviluppo economico“.
Vedremo nei prossimi giorni quale delle due direzioni vorrà prendere il Governo per dare più flessibilità al sistema di ammortizzatori sociali, almeno fino a giugno, e attraverso quale provvedimento, che secondo “Il Sole” potrebbe essere il ”maxi decreto energia bis atteso parallelamente alla presentazione del Def“ che dovrebbe essere varato forse entro la settimana.
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