HomeEvidenza900 euro al mese agli Italiani che ospitano i Profughi Ucraini

900 euro al mese agli Italiani che ospitano i Profughi Ucraini

In tutta l’Europa si discute da giorni su come gestire l’emergenza dei profughi ucraini in fuga dalla guerra. In particolare, proprio in queste ore il capo del dipartimento di Protezione Civile Fabrizio Curcio, a cui il governo ha affidato la gestione dei profughi, dovrebbe firmare un’ordinanza in merito. A darne la notizia è il quotidiano la Repubblica, che nell’edizione di oggi spiega come tale provvedimento coinvolga le associazioni del Terzo Settore, i Comuni, le Regioni e migliaia di famiglie.

Sono circa 60.000 infatti le famiglie italiane che hanno scelto di ospitare mamme, bambini e anziani rifugiatisi nel nostro Paese per scappare dalle bombe.

In attesa dei fondi che saranno stanziati dall’Unione Europea per sostenere le spese per l’accoglienza dei rifugiati, il governo italiano ha già anticipato 428 milioni di euro. In particolare, sono due le misure economiche che il governo intenderebbe voler adottare per aiutare i profughi e le famiglie che li ospiteranno.

La prima misura riguarderebbe il pagamento di un rimborso a tutte quelle famiglie che hanno deciso di ospitare uno o più profughi. In particolare, si tratterebbe di un rimborso che va da 25 a 30 euro al giorno per ogni profugo ospitato per pagare i costi aggiuntivi delle bollette e della spesa. Si parla dunque di un importo tra i 750 e i 900 euro mensili per ogni profugo ospitato. A occuparsi del pagamento del rimborso – ma si tratta, anche questo, di un aspetto in via di definizione – saranno le associazioni del Terzo settore, che dovranno anche controllare che le famiglie possiedano i requisiti indispensabili per l’accoglienza e farsi carico dei servizi garantiti ai profughi ospiti nei centri, come lezioni di italiano, corsi di formazione, assistenza legale e psicologica.

La seconda misura adottata riguarderebbe – alternativa alla precedente – invece il pagamento di un assegno da 500 a 600 euro al mese per i profughi che provvederanno autonomamente alla propria sistemazione. L’importo dell’assegno dovrebbe servire dunque per affittare un appartamento o, per esempio, per contribuire alle spese di chi si recherà da amici e/o parenti. L’assegno sarà comunque limitato a un periodo di 90 giorni.

Infine, come riportato da Repubblica, l’ordinanza prevede anche un contributo per i servizi sociali che i Comuni italiani stanno già sostenendo. L’importo è ancora da definire: la Protezione Civile ha proposto un rimborso di 50 euro per ogni profugo da erogare una tantum, cifra che però gli amministratori locali ritengono del tutto insufficiente.

Tutt’ora, queste sono da considerarsi proposte. Vedremo nelle prossime ore quali saranno gli sviluppi e se il provvedimento verrà firmato così come presentato o se invece saranno apportate delle modifiche.

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