Presentata alcuni giorni fa la prassi di riferimento Uni/PdR 125:2022, che definisce criteri, prescrizioni tecniche ed elementi funzionali alla certificazione di genere.
All’evento hanno partecipato la ministra per le Pari Opportunità Elena Bonetti e il Presidente Uni Giuseppe Rossi.
La certificazione di genere è una delle novità contenute nel Pnrr nel quadro della priorità trasversale relativa alla parità di genere e all’Inclusione sociale, ed ha già avuto un recente riconoscimento normativo dalla Legge Gribaudo e dalla Legge di Bilancio 2022.
Si tratta di uno strumento che ha l’obiettivo di spingere le imprese ad adottare policy adeguate a ridurre il divario di genere, come ad esempio le opportunità di carriera, la parità salariale a parità di mansioni, le politiche di gestione delle differenze di genere e la tutela della maternità.
La prassi UNI/PdR 125:2022 è il prodotto del confronto svoltosi all’ interno del “Tavolo di lavoro sulla certificazione di genere delle imprese” coordinato dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del consiglio dei Ministri, con la partecipazione di altre Amministrazioni.
L’adozione da parte degli imprenditori e delle imprenditrici della certificazione di genere sarà sostenuta anche da appositi incentivi di natura fiscale e in materia di appalti pubblici. Inoltre, con i fondi del PNRR, il Dipartimento per le pari opportunità attiverà misure di accompagnamento e sostegno delle imprese di medie e piccole dimensioni che vorranno certificarsi.
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