Sono in partenza in queste ore le ultime lavorazioni dell’Assegno Unico per i figli a carico, erogato per la prima volta nel mese di marzo 2022. Molti beneficiari però stanno ancora attendendo l’esito della domanda, che risulta essere ancora in istruttoria.
Solitamente, una volta conclusa l’istruttoria, non appena la domanda viene accolta, nel giro di poche ore dovrebbe comparire anche l’importo dell’assegno e il giorno del pagamento. Il pagamento è sempre un lieto evento, soprattutto per chi versa in una situazione non troppo agiata, ma a volte possono esserci delle amare sorprese: erogazioni che tardano ad arrivare o, nel peggiore dei casi, importi deludenti e più bassi di quanto ci si aspettava.
Come sappiamo, il contributo economico mensile dipenderà dalla situazione economica del richiedente, così come risultante dall’indicatore ISEE. Ma non sempre tutto va come dovrebbe. Ad esempio si stanno verificando casi in cui Inps non eroga l’importo corretto perchè non tiene conto dell’ISEE inserito e corrisponde la prestazione minima.
Oltre ad altre spiacevoli situazioni. Ma vediamole insieme.
Assegno unico importo ridotto 2022: ISEE non abbinato
Non sono rari i casi in cui alcuni percettori di AU si sono visti accreditare un importo minore rispetto a quanto atteso e c’è chi addirittura non solo si è visto decurtare di molto l’importo, ma ha ricevuto la somma minima erogabile pur avendo diritto a una somma ben più alta. In questi casi particolari, sui propri canali social INPS per la Famiglia risponde così:
In questi casi il motivo della riduzione dell’importo dell’Assegno Unico sarebbe da ricondurre sì all’ISEE, ma non tanto a una sua variazione, quanto a un suo mancato abbinamento: come scrive Inps in questa particolare situazione non c’è da allarmarsi, dato che l’Istituto provvederà a “pareggiare i conti” ed erogare il giusto importo con relativo conguaglio nella mensilità successiva.
Assegno Unico importo ridotto 2022: ISEE minorenni
In altri casi, invece, il pagamento dell’Assegno con un importo pari al minimo erogabile non è da ricondursi al mancato abbinamento con l’ISEE ma alla compilazione di un ISEE di tipo diverso rispetto a quello effettivamente da presentare. Gli ISEE sono tutti finalizzati a definire la situazione economica del nucleo familiare, ma a seconda del tipo si avranno dettagli e finalità differenti. È questo il caso dell’ISEE minorenni, che deve essere presentato per richiedere l’Assegno Unico in presenza di figli under 18, come spiega anche Inps per la Famiglia a questa utente madre di una minore. L’ISEE minorenni, infatti, differisce da quello ordinario in caso di genitori non coniugati e non conviventi tra di loro (art. 7 del Dpcm 159/2013).
Naturalmente è bene sottolineare che si tratta di casi isolati, in cui l’importo è stato ridotto non perché c’è stata una variazione di ISEE ma perché si è presentato un ISEE di tipo diverso o perché questo non è stato agganciato alla prestazione. Situazione ben diversa da quella che comunemente avviene nel sistema dei pagamenti Inps, in cui la riduzione dell’importo di una qualsiasi prestazione sociale (non solo AU, si pensi al caso del Reddito di cittadinanza) è da additare a una variazione dell’ISEE, che genera un conseguente ricalcolo della cifra.
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