Rottamazione ter e saldo e stralcio: si riparte. La legge di conversione del Decreto Sostegni ter di gennaio scorso, ha approvato un nuovo calendario di scadenze per i contribuenti che non sono riusciti a pagare le rate del 2020 e del 2021 entro il termine del 9 dicembre 2021.
Per loro c’è la possibilità di essere riammessi ai benefici delle due agevolazioni versando gli arretrati.
Secondo quanto previsto dalla legge n. 25 del 2022 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 28 marzo 2022 queste sono le nuove date con i relativi 5 giorni aggiunti di tolleranza:
- 30 aprile (9 maggio tenendo conto dei festivi) per le rate in scadenza nel 2020;
- 31 luglio (8 agosto) per quelle del 2021;
- 30 novembre (5 dicembre) per le rate del 2022 (rate del 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre) e della sola “rottamazione ter”.
Chi effettua i versamenti rispettando questo calendario manterrà i benefici di cui godeva precedentemente. Chi però andrà oltre e verserà solo una parte del dovuto perderà i benefici dell’agevolazione: le somme pagate verranno trattenute come acconto.
Si tratta di oltre 530mila soggetti decaduti in tutta Italia, per mancato pagamento entro il termine del 9 dicembre scorso delle rate – come visto – relative al 2020 e 2021.
La “top ten” delle regioni interessate dalla misura sono: Lazio con 77.719 casi, Campania con 65.209, Lombardia 64.752, Puglia 39.565, Toscana 38.542, Sicilia 35.793, Emilia Romagna 29.837, Calabria (29.261), Piemonte 28.459, Veneto 27.908.
A livello di città guidano la classifica i seguenti 5 capoluoghi: Roma 56.236, Napoli 33.337, Milano 30.050, Torino 15.757, Salerno (14.080).
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