NAPOLI – E’ stato siglato ieri nel capoluogo campano in presenza del presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dal sindaco Gaetano Manfredi, il ‘Patto per Napoli‘.
Si tratta di un accordo tra il Governo e il Comune grazie al quale, in base a quanto stabilito nell’ultima Finanziaria per aiutare i Comuni capoluogo delle Città metropolitane – come Napoli appunto – in gravi difficoltà economiche e finanziarie. Con esso lo Stato si impegna a versare nelle casse comunali circa 1 miliardo e 300 milioni di euro spalmati in 20 anni.
Risorse che saranno destinate alla riqualificazione di diverse aree cittadine, allo sviluppo economico, alla sostenibilità e all’occupazione. E proprio a questo puntanto le rappresentanze locali dei sindacali confederali che in una nota, a firma dei segretari generali di Cgil Cisl Uil Napoli, Nicola Ricci, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati, fanno sapere:
“La firma del Patto per Napoli, alla presenza del premier Draghi e del sindaco Manfredi, è un segnale importante di attenzione per la città“, ma che occorre “evitare il dissesto, la svalorizzazione del patrimonio immobiliare e la privatizzazione delle municipalizzate, garantire le condizioni per poter programmare sono, da oggi obiettivi raggiungibili. Le risorse messe in campo dovranno avere obiettivi precisi e priorità: favorire l’occupazione e la creazione di nuovi posti di lavoro, non solo nel settore pubblico, garantire le condizioni di sicurezza sul lavoro, costruire un grande piano che possa rilanciare le periferie, salvaguardando le condizioni di vita dei cittadini, combattere le illegalità, facendo un investimento sociale nel welfare, prevedere un importante investimento sui trasporti per migliorare la qualità della vita in città e favorire il turismo“.
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