La riforma Irpef con i nuovi scaglioni e aliquote penalizza i titolari di reddito da lavoro. Ad evidenziarlo è ancora una volta il sindacato UIL che in un comunicato sindacale scrive:
“La nota pubblicata dall’Ufficio Parlamentare di Bilancio conferma le gravi iniquità segnalate dalla UIL riguardo la riforma dell’IRPEF varata con l’ultima legge di bilancio”.
“La revisione delle aliquote e delle detrazioni sui redditi da lavoro – continua la nota – esclude dal beneficio l’85% di lavoratori e pensionati e alloca le risorse principalmente sui redditi medio alti. Questo comporta un aumento delle disuguaglianze nel nostro Paese”.
Stando a quanto si apprende restano così vive le ragioni che portarono a dicembre scorso, il sindacato di Via Lucullo a scioperare insieme alla Cgil. Ragioni che, per l’obiettivo di difendere il potere d’acquisto dei redditi da lavoro, saranno portate al Governo in occasione del prossimo incontro del 7 aprile.
“È più che mai opportuno che nella attuazione della legge delega sulla riforma fiscale, attualmente in discussione in Parlamento, si definisca un intervento che ristabilendo la progressività dell’imposizione, prevista dalla Costituzione su tutti i redditi, proceda tagliando le tasse a lavoratori dipendenti e pensionati che sono i soggetti a più alta fedeltà fiscale“, conclude la nota.
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