In arrivo con il Decreto legislativo di recepimento della direttiva UE 2019/1152 relativa alle «condizioni di lavoro trasparenti e prevedibili nell’Unione europea» un tetto all’utilizzo dei lavoratori impiegati in attività non esercitate abitualmente, intermediate da piattaforme digitali.
La norma prevede che questi collaboratori «non possono essere in numero superiore al 30% del numero di lavoratori subordinati a tempo indeterminato in forza al 1° gennaio dell’anno in corso». Sono fatti salvi però, diverse disposizioni dei contratti collettivi
Quando si superi il limite non c’è alcuna sanzione che prevede la conversione in rapporto a tempo indeterminato ma solo sanzioni amministrative: per ciascun mese in cui si verifica la violazione scatta una sanzione amministrativa da 150 a 1.500 euro; se il limite è superato di oltre il 10% la sanzione va da 500 a 3mila euro; se il tetto si supera di oltre il 30% si sale da mille a 6mila euro.
Lo scherma di decreto legislativo è atteso in Consiglio dei ministri nei prossimi giorni.
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