Spesso si commette l’errore di non dare retta ai segnali e ai sintomi che il corpo invia.
Lo stress e la fatica di tutti i giorni sono diventati quasi dei compagni naturali, ma così non dovrebbe essere. Derubricare il tutto a una semplice conseguenza del lavoro di tutti i giorni sarebbe sciocco e, a volte, anche controproducente. La stanchezza, il mal di testa e i dolori muscolari che arrivano a sera sono spesso la naturale difesa dell’organismo dallo stress della vita quotidiana. Ma spesso è tutto legato a una causa principale: basta eliminarla per risolvere tutto. Oppure, nella più semplice delle soluzioni, a volte è sufficiente un po’ di riposo.
Tutto cambia invece se la sensazione di fatica non passa neanche riposando. L’Istituto Superiore di Sanità ha infatti messo in guardia da questa nuova sindrome, difficile da diagnosticare, che però provoca diversi sintomi. Viene definita ‘sindrome da fatica cronica’. La spossatezza continua sia mentale che fisica, che duri da almeno sei mesi e che compare anche al minimo sforzo, sarebbe il sintomo principale. Per la diagnosi, devono comparire almeno 4 sintomi. Tra questi, l’ISS riconosce alterazioni della memoria, faringite, dolori dei linfonodi cervicali e ascellari, dolori muscolari e delle articolazioni – in questo caso però senza infiammazione o rigonfiamento delle stesse. Sono considerati segnali importanti anche il mal di testa persistente, un sonno non ristoratore, e la debolezza che perdura dura da almeno un giorno dopo l’esercizio fisico.
L’ISS spiega che la malattia tende a comparire tra i 20 e i 40 anni e le donne sono le più colpite. Può però colpire anche bambini e adolescenti. Viene considerata tipica di persone che hanno altre malattie croniche come sclerosi multipla o artrite reumatoide. In presenza di questi sintomi viene da se che ci si dovrebbeimmediatamente rivolgere al medico di fiducia.
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