Il datore di lavoro si rifiuta di riconoscere il congedo al lavoratore? Scatta una sanzione pecunaria.
A prevederlo, secondo quanto anticipa Il Sole 24 Ore in edicola oggi, è il decreto legislativo di prossima emanazione che ridisegna le tutele a favore della genitorialità.
In particolare, come visto, questo provvedimento rafforza il congedo di paternità del lavoratore neo papà rendendolo stabile a 10 giorni.
Dopodichè la norma fissa delle regole anche per la fruizione di questo congedo:
“Il testo approvato prevede un preavviso minimo del lavoratore di cinque giorni e, in caso di rifiuto o di ostacoli al riconoscimento di questo diritto, scatta una sanzione amministrativa da 516 a 2.582 euro”.
Dunque se è vero che il lavoratore – una volta che sarà entrata in vigore la legge – dovrà al datore un preavviso minimo di 5 giorni con cui comunicare il congedo, il datore non potrà rifiutarsi dinanzi alla richiesta del lavoratore, che peraltro prevede l’invio di una istanza all’Inps. In caso di rifiuto il datore pagherà fino a 2.582 euro.
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