4 giorni tra scioperi e mobilitazioni per protestare contro il lavoro festivo e il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del Commercio, scaduto ormai da 28 mesi.
E’ questa l’iniziativa dei 3 grandi sindacati del commercio Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil cha fanno sapere di aver avviato queste proteste in vari territori italiani – tra cui Lazio e Piemonte – , contro la liberalizzazione selvaggia degli orari di lavoro a partire proprio da oggi Pasqua e lunedì dell’Angelo (Pasquetta). L’iniziativa continuerà poi il 25 aprile in occasione della Feste della Liberazione e il 1° maggio Festa del Lavoro.
Come sottolinea l’edizione odierna del quotidiano il manifesto in edicola “parliamo di persone che operano nella grande distribuzione e anche nel turismo, negli studi professionali, nella vigilanza privata, oppure nelle farmacie municipalizzate, nelle imprese di pulizie artigiane e nel terzo settore socio sanitario assistenziale educativo. Tutto è bloccato mentre continua la perdita del potere di acquisto causata dall’impennata dell’inflazione”.
Lo sciopero riguarderà centri commerciali e la Grande distribuzione di Lazio e Piemonte. Anche se non mancherà – continua il manifesto – lo ”sciopero anche in Sicilia contro alcune imprese che hanno previsto la giornata festiva come lavoro ordinario e hanno obbligato alla prestazione festiva in maniera illegittima o hanno programmato la prestazione nelle giornate festive senza chiedere l’adesione volontaria. Annunciato lo sciopero in Calabria dove i sindacati hanno richiamato le aziende alla responsabilità sociale che potrebbero contribuire, con le chiusure, al risparmio energico”.
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