HomeEvidenzaAssegno unico figli maggiorenni: stretta INPS sui requisiti

Assegno unico figli maggiorenni: stretta INPS sui requisiti

Ancora notizie su Assegno unico figli, percettori e pagamenti. Questa volta al centro della cronaca c’è la scelta dell’Inps di avviare una serie serrata di controlli nella direzione di quei nuclei familiari che attendono le la liquidazione del sussidio relativamente ai figli maggiorenni.

A darne notizie è la versione on-line de Il Sole 24 Ore, in una news si legge: “sono circa 22.500 le domande di assegno unico messe in evidenza, per cui Inps ha richiesto documentazione aggiuntiva ai richiedenti. Nella maggior parte dei casi si tratta di quote richieste per figli maggiorenni, dai 18 anni fino al compimento dei 21 anni, per cui è necessario verificare il possesso dei requisiti, su cui lo stesso istituto nel messaggio n. 1714 pubblicato il 20 aprile scorso ha fornito importanti chiarimenti“. 

Assegno unico figli maggiorenni: quali requisiti?

Le verifiche Inps quindi, sarebbero in corso, sugli Assegni in erogazione ai nuclei familiari dove ci sono figli maggiorenni a carico, fino al compimento dei 21 anni di età. Le condizioni imposte dalla legge e dall’Istituto per non perdere il diritto all’Assegno sono, in buona sostanza, che il figlio non rientri nella categoria dei cosiddetti NEET, acronimo inglese per Not in Education, Employment or Training, vale a dire i giovani che non studiano e non lavorano. 

In altri termini sono queste le condizioni per ciascun figlio:

1) frequenti un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;

2) svolga un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8.000 euro annui;

3) sia registrato come disoccupato e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;

4) svolga il servizio civile universale.

Assegno unico figli maggiorenni: quali controlli?

I controlli messi in campo dall’Istituto in queste settimane riguardano, scrive Il Sole 24 Ore, ”istanze per cui non è sufficiente l’istruttoria automatizzata, attraverso l’incrocio delle banche dati interne gestite da Inps: per lo 0,5% delle pratiche è stata chiesto ai cittadini di comprovare il possesso dei requisiti con documenti non reperibili in automatico dalla pubblica amministrazione”.

Nel caso dei figli maggiorenni, per verificare che non rientrino tra i NEET Inps ha bisogno dunque di acquisire documentazione aggiuntiva che dimostri ad esempio che il giovane stia frequentando un corso di formazione oppure che sia svolgendo un tirocinio. Documentazione queste che, per l’appunto l’Istituto di via Ciro Il Grande non riesce ad acquisire dalle banche dati automatizzate, quelle incrociate con altri enti e istituti, per cui “è necessario fare delle verifiche mirate”.

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