HomeEvidenzaBonus 200 euro Draghi, gli stagionali rischiano di non prenderlo: ecco perchè

Bonus 200 euro Draghi, gli stagionali rischiano di non prenderlo: ecco perchè

Il Bonus 200 euro spetterà anche ai percettori NASpI. La notizia è giunta ieri pomeriggio da Palazzo Chigi, quando il Consiglio dei Ministri ha deciso di porre delle modifiche al Decreto Aiuti del 2 maggio scorso. TuttoLavoro24.it ne aveva dato notizia in esclusiva proprio in quelle fasi (clicca qui per saperne di più).

Sebbene l’inclusione dei disoccupati nel Bonus da 200 euro sia una buona notizia, non è tutto oro quel che luccica. Se andiamo ad analizzare come realmente vanno le cose, infatti, ci rendiamo conto che sono una parte residuale i percettori NASpI che potranno beneficiare di tale bonus approvato dal Governo Draghi.

Perchè? Perchè il Bonus verrà erogato da Inps a giugno e solo a coloro che percepiscono la NASpI durante il mese di giugno.

Quanti sono gli stagionali che percepiscono la NASpI a giugno? Davvero pochi tra gli stagionali che hanno lavorato durante il 2021. La stagione “corta” del 2021 non ha consentito ai lavoratori del turismo di maturare un periodo medio-lungo dell’Indennità NASpI ma solo breve: molti hanno esaurito la NASpI tra dicembre e gennaio, quindi ben prima di giugno 2022.

Probabilmente chances maggiori di ricevere il Bonus le avranno gli stagionali che hanno prestato servizio durante la stagione turistica invernale, che a giugno ancora ricevono le NASpI.

Se è vero che sono molti meno gli stagionali che non ricevono più la NASpI a giugno prossimo, in quel mese potrebbero però aver trovato nuovamente lavoro ed essere reimpiegati presso le aziende del turismo. Questo significa che potrebbero rientrare come lavoratori dipendenti e ricevere così il Bonus 200 euro durante il mese di luglio direttamente dal datore di lavoro che deve anticipare gli importi, che gli saranno successivamente compensati col modello F24.

Ma tutti i datori di lavoro saranno così puntuali da erogare il Bonus nel cedolino paga di luglio? Dubbi, tanti, ne sorgono anche per i motivi tecnici che spiega Il Sole 24 Ore in edicola oggi:

L’impianto normativo prevede che, alla fine dell’anno, i sostituti di imposta effettuino una verifica in ordine alla spettanza della misura. Se da tale controllo dovesse emergere che l’Una tantum non è dovuta, i medesimi sostituti devono provvedere al recupero dell’importo in otto rate mensili, di pari importo, a partire dal cedolino paga che contiene il conguaglio”.

Tutti i datori di lavoro, a partire da quelli tipicamente stagionali (come bar, stabilimenti, gelaterie, ecc.), si assumeranno la responsabilità di erogare il bonus di 200 euro non potendo effettuare la verifica di fine anno “in ordine alla spettanza della misura”? I rapporti di lavoro stagionali e in generale quelli a termine, si concludono infatti molto tempo prima della fine dell’anno.

Ecco perchè per gli stagionali il rischio di non ricevere in alcun modo il Bonus è molto alto e pertanto sarebbe auspicabile che la versione definitiva del Decreto prevedesse un sistema di erogazione dei 200 agli stagionali simile a quello già adottato nel corso dell’emergenza Covid, così da affidare l’erogazione direttamente a Inps.

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