Nuove chance di occupazione nell’Artigianato, settore che come gli altri gode di una fase di ripresa economica anche grazie alla chiusura della fase delle restrizioni Covid.
La conferma arriva dal quotidiano Il Messaggero in edicola oggi sulle cui colonne si commentano i dati positivi dei nuovi contratti di lavoro attivati tra gennaio e aprile: “2.190.398 contratti mentre ne sono cessati 1.930.357: il saldo è positivo per 111.488 posti a tempo indeterminato e 160.196 a termine, mentre i contratti di apprendistato si sono ridotti di 11.643 unità”.
Ma la situazione potrebbe anche andar meglio se non fosse che le imprese, specie le più piccole, stentano a trovare figure altamente specializzate:
«Le aziende (dati 2021) hanno difficoltà a trovare 295mila under 30 con competenze digitali e 341mila under 30 con competenze green» si legge [in un documento di Confartigianato]. E mentre le imprese italiane «faticano a trovare il 52% della necessaria manodopera qualificata» in Italia (dati 2020) «ci sono 1,1 milione di giovani under 35 che non studiano e non cercano occupazione» è la denuncia. Servono riforme, avverte il presidente di Confartigianato Marco Granelli: «Solo investendo sulle nuove generazioni e sulla loro formazione possiamo garantire futuro al made in Italy».
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