Scuola, aumenti in arrivo: ‘ballano’ 100 euro, ecco la cifra netta

Il Governo è a lavoro per assicurare ai lavoratori della Scuola, personale docente e Ata, un aumento di stipendio. Obiettivo: fermare lo sciopero proclamato per il 30 maggio prossimo.

Si parla di un aumento di 90 euro. L’importo è considerato da maggioranza e sindacati “una cifra di partenza”. Lo stesso Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi “punta a scavallare quota 100 per molti prof”. Lo scrive Il Sole 24 Ore in edicola oggi.

“La partita più delicata – continua il quotidiano economico – riguarda gli incrementi economici: con le risorse a disposizione stanziate ‘in progress’ dalle tre ultime leggi di Bilancio, vale a dire poco più i 2,1 miliardi per il settore, si arriverebbe, secondo i primi calcoli di governo e sindacati, a riconoscere al corpo docente un incremento del monte salari 2018 del 3,87%. Parliamo cioè di circa 90 euro medi di aumento lordo mensile, in pratica 50-55 euro netti in più al mese in busta paga, per un settore che, con poco più di 30mila euro lordi di retribuzione media annua secondo l’ultimo conto Aran, occupa i bassifondi stipendiali del pubblico impiego. Al netto delle risorse per gli arretrati (ancora da quantificare), verrebbe ricompreso nell’aumento il cosiddetto elemento perequativo da 11,50 euro medi previsto dal precedente ccnl 2016-2018 firmato da Valeria Fedeli”.

Per gli Ataprosegue ‘Il Sole’ – , il personale tecnico-amministrativo, risorse aggiuntive sono previste dalla manovra 2022, legate alla revisione dei sistemi di classificazione: fino a un massimo dello 0,55 del monte salari (secondo primissimi calcoli sindacali si tratterebbe di 10-12 euro aggiuntivi). Gli stessi che si cerca di portare a casa per i docenti così da superare la soglia psicologica (e politica) dei 100 euro”.

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