Nuova ondata di pagamenti INPS nell’ultima settimana di maggio, con al centro gli accrediti che riguardano l’Assegno unico figli e il Reddito di cittadinanza.
Ma vediamo i dettagli.
Dopo il “blocco temporaneo” che si è verificato in corrispondenza della ricarica di metà mese, con Inps che aveva lanciato i pagamenti (l’11 maggio) e Poste che aveva ritardato gli accrediti (si sono visti tra il 16 e il 17 maggio), sale l’attesa per la ricarica di metà mese. Quella che interessa la maggior parte dei percettori.
Il 27 maggio è venerdì, quindi non ci dovrebbero essere particolari sorprese. Le lavorazioni dovrebbero partire il 25 maggio così da consentire ai percettori di avere la disponibilità economica entro il fine settimana. Continueremo a monitorare la situazione così da informare i nostri lettori.
Capitolo indennità di disoccupazione non agricola, NASpI. L’ondata dei pagamenti Inps si è vista nella prima decade del mese.
Ma non mancano nuovi accrediti scaglionati nel tempo e divisi per diverse province, come è accaduto la scorsa settimana, tra il 17 e il 19 maggio. Si tratta di casi isolati e diversi da provincia a provincia.
Proseguono i pagamenti dell’Assegno unico e universale figli per il mese di maggio. Nuove ricariche sono attese in settimana, con date che vanno in diverse giornate: TuttoLavoro24.it ha documentato che il 27 maggio ci sarà un nuovo pagamento (clicca qui).
Tutto rinviato agli ultimi giorni del mese per i beneficiari di Rdc che già hanno avuto il primo accredito tra fine aprile e gli inizi di maggio (si trattava della mensilità di marzo).
Per quanto riguarda invece i percettori di RdC che non hanno ancora ricevuto nessun pagamento, occorre attendere prima il Modello RdC-Com/AU: per approfondire sulle ultime notizie clicca qui.
Capitolo Disoccupazione Agricola. I pagamenti sono attesi per i primi giorni di giugno ma Inps in passato, in pochi casi, ha anche anticipato i pagamenti alla fine di maggio.
Concrete possibilità in tal senso sussistono per chi ha inviato la domanda agli inizi del 2022 e ha avuto un esito positivo. Insomma per chi, tra i lavoratori agricoli, ha in ordine la situazione contributiva.
Con la Disoccupazione Agricola i braccianti attendono anche l’accredito del Bonus 100 euro “ex Renzi” relativo al 2021, che in genere arriva in un’unica soluzione. Cioè il Bonus viene pagato una sola volta come somma di tutti gli importi mensili spettanti, che tengono conto dei periodi di lavoro e di quelli in cui interviene la Disoccupazione agricola. Per conoscere come si calcola il Bonus ex Renzi sulla Disoccupazione agricola clicca qui.
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