Nelle Scuole oggi è sciopero nazionale. Ad incrociare le braccia saranno personale docente e Ata, che scenderanno in piazza con Flc-Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals, Gilda e Anief che lo hanno proclamato.
Ma come andrà lo sciopero tra le mura scolastiche? Quale adesione è prevista? Stime certe, per ora, non sono realizzabili. Quel che è certo, è che la manifestazione nazionale che si terrà a Roma alle ore 10:00 sarà molto frequentata.
Stando a quanto si apprende, a piazza Santi Apostoli arriveranno lavoratori da tutta Italia, con più di 100 pullman. Gli organizzatori si aspettano un’alta partecipazione alla protesta.
“Lo sciopero avà una alta adesione perchè le ragioni della protesta sono motivate: il governo sceglie di costruire una formazione per pochi, finanzata con il taglio degli organici. In più si umiliano i precari con un nuovo sistama di reclutamento e gli si nega l’abilitazione. Un intervento da respingere, che io non chiamo nemmeno la riforma. Viene tradito il Patto per la scuola. Il contratto poi è scaduto da tre anni e ci aspettiamo un investimento serio per il rinnovo contrattuale: le risorse stanziate non bastano anche dato l’impegno della scuola tutta negli anni della pandemia. Evidenziamo l’inadeguatezza del governo rispetto alle esigenze della scuola“, dice Francesco Sinopoli Segretario Generale di Flc-Cgil.
Ma oltre agli slogan sindacali che chiedono di tutelare il lavoro ci sono anche voci fuori dal coro, come il sindacato Anp dei presidi. “Il ritornello è il solito: stabilizzare i precari, non considerando per nulla il diritto degli alunni ad avere insegnanti migliori, più preparati, più aggiornati”, osserva Cristina Costarelli di Anp Lazio.
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