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Reddito di Cittadinanza 2022 e obbligo di presentarsi al Centro per l’Impiego: novità a giugno!

Torniamo a parlare dell’obbligo mensile per i percettori del Reddito di Cittadinanza di presentarsi presso il Centro per l’Impiego di residenza così da verificare la presenza di eventuali offerte di lavoro. È già da qualche mese che TuttoLavoro24.it porta avanti questa indagine, per capire se effettivamente tale dovere richiesto al percettore del sussidio sia solo teorico o anche pratico.

Il reddito di Cittadinanza nasce come strumento per incentivare la ricerca di un lavoro e grazie alla stretta collaborazione con i Centri per l’impiego i percettori dovrebbero riuscire a trovare un impiego nel minor tempo possibile. Proprio per questo motivo e per evitare soprattutto che il sussidio diventi un sostituto perenne del reddito da lavoro, nella legge di bilancio 2022 in materia di RdC è stata inserita la novità che qualora questo adempimento non dovesse essere rispettato, si andrà incontro alla decadenza del sussidio.

Vediamo come viene effettivamente gestito questo obbligo.

RdC 2022, presentarsi al centro per l’impiego è obbligatorio?

La risposta è sì, anche se nei mesi scorsi TuttoLavoro24.it aveva dimostrato come l’obbligo sussistesse più a parole che a fatti. Ad aprile e a maggio, infatti, abbiamo contattato vari Centri per l’impiego dislocati in tutta Italia e all’unanimità ci era stato detto non c’era alcuna direttiva per applicare il disposto di legge ai percettori del RdC, nonostante la Legge fosse stata chiara.

In pratica, sta alla discrezione e alla coscienza del percettore fare mensilmente visita agli uffici dei CPI. A giugno le cose saranno migliorate?

RdC e obbligo mensile al centro per l’impiego 2022: aggiornamenti a giugno

Stavolta, la risposta è parzialmente positiva. Nonostante la direttiva ufficiale ancora non sia pervenuta, qualcosa sembra essersi smosso.

I Centri per l’impiego che abbiamo contattato, infatti, ci hanno riferito che gli appuntamenti verranno presi volta per volta: sarà l’operatore del Centro per l’impiego a fornire l’appuntamento per il mese dopo, così da rispettare una sorta di “percorso” di ricerca del lavoro.

In pratica, ogni volta verrà preso l’appuntamento per la volta successiva, al quale non si potrà mancare se non per giustificato motivo. Un operatore aggiunge inoltre che la documentazione per giustificare l’esonero o la mancata presentazione andrà fatta pervenire al Centro per l’impiego entro il giorno successivo a quello in cui era prevista la convocazione. Altrimenti, si andrà incontro alle sanzioni previste dal DL. n. 4 del 28 gennaio 2019.

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