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Credito Cooperativo rinnovo CCNL 2022: 190 euro in busta paga per 36mila lavoratori

I sindacati dei lavoratori del credito cooperativo Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca Uil, Ugl, hanno firmato con Federcasse, nella notta di tra venerdì e sabato scorso, il rinnovo del contratto nazionale del credito per i lavoratori delle Bcc, Banche del Credito Cooperativo, scaduto nel 2019.

Si tratta del primo rinnovo dopo la riforma del credito cooperativo 2016-2018.

Per quanto riguarda la parte economica nel rinnovo è previsto un aumento di 190 euro per la figura media (III Area Professionale IV livello a zero scatti) da portare a regime in due tranche, di cui la prima pari a 150 euro dal mese di agosto e la seconda di 40 euro da ottobre.

Il premio di produttività viene determinato con la contrattazione di 2° livello e calcolato sulla base di due quote distinte, una, pari all’80%, determinata dal bilancio di ogni singola Bcc, e la seconda, pari al 20%, che tiene conto del bilancio di gruppo di appartenenza.

E’ previsto un aumento del contributo alla Cassa Mutua Nazionale di 0,5%, di cui 0,35% a carico della banca e 0,15% a carico del lavoratore.

Aumenta anche il versamento al Fondo Pensione Bcc: a fronte di un incremento 0,1% a carico del lavoratore, la banca verserà un contributo dello 0,2% per i lavoratori assunti prima del 2000 e dello 0,3% per quelli assunti dopo il 2000.

Nel capitolo welfare vengono introdotti 3 giorni retribuiti in caso di ricovero dei figli, coniugi/conviventi, genitori. Inoltre saranno fruibili 5 giorni, anche ad ore, per genitori con figli affetti da patologie legate all’apprendimento. Viene elevata a 24 mesi l’aspettativa in caso di gravi patologie e incremento della provvidenza per familiari portatori di handicap.

Per quanto riguarda l’area contrattuale, è previsto il mantenimento, garantito anche i futuri assunti, del contratto nazionale in caso di cessione a società non controllate relativa all’attività di gestione dei crediti deteriorati (Npl) e/o delle inadempienze probabili (Utp).

Cambia anche il part time: potrà essere concesso a 1 lavoratore su 20 (in precedenza il rapporto era 1 a 25) senza distinzione sulle dimensioni aziendali, confermando a 12 mesi il periodo minimo per circostanze particolari, quali situazioni di fragilità e genitorialità e introducendo un limite a 6 mesi per ulteriori motivazioni

Novità anche per la formazione dei dipendenti: viene incrementato il pacchetto formativo, che passa da 50 a 60 ore annue, inoltre, il rientro in servizio dopo lunghe assenze sarà accompagnato da un “aggiornamento professionale.

Per lo Smart working, infine, vengono previsti 10 giorni al mese. Ai lavoratori sarà riconosciuto il ticket pasto.

“L’accordo conferma la centralità e il valore che da sempre rappresenta il Contratto collettivo nazionale di lavoro – commentano il segretario nazionale di First Cisl Pierpaolo Merlini e il responsabile del settore credito cooperativo Gianluca Pernisco – Diversi gli istituti contrattuali riformati, tra cui quelli relativi all’Area Contrattuale, al Premio di produttività (VdP), al Part time e alla Formazione, inoltre, abbiamo introdotto una nuova regolamentazione in tema di Lavoro agile. È stato un confronto a volte difficile e spigoloso ma è stata una trattativa trasparente, di tutela e garanzia per tutti i colleghi e di prospettiva per i giovani. Un contratto – conclude Merlini – rivolto alla sostenibilità che deve rappresentare l’inizio di un percorso di trasformazione e di evoluzione del Credito Cooperativo”. 

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