Reddito di Cittadinanza giugno 2022, INPS blocca il rinnovo dopo 18/36 mesi: le ragioni

Gli esiti delle lavorazioni di metà mese del Reddito di Cittadinanza sono usciti puntuali il 13 giugno 2022.

In molti casi ad attendere gli esiti sono le centinaia di migliaia di famiglie che avevano terminato i primi 18 oppure 36 mesi di sussidio (18+18), che a maggio avevano avuto il mese di sospensione e sono in attesa di poter riprendere con regolarità le erogazioni.

Ma Inps per loro ha rivelato una amara sorpresa con, da un lato, esiti negativi delle domande e conseguente blocco degli accrediti per giugno, oppure – nella migliore delle ipotesi – le domanda sono rimaste ferme, senza esito in questa finestra di metà mese..E’ quanto sta accadendo in queste ore, secondo le segnalazioni dei lettori di TuttoLavoro24.it.

Le motivazioni date Inps agli aspiranti percettori sono le più disparate:

  • irreperibilità del percettore negli ultimi due anni;
  • nel nucleo vi sarebbero membri che negli ultimi 12 mesi si sono dimessi da un rapporto di lavoro;
  • accertamenti circa le dichiarazioni di residenza;
  • avvio di un tirocinio (che non è un rapporto di lavoro) in convenzione con i Centri per l’impiego;
  • svolgimento di attività lavorativa iniziata durate il periodo di riferimento ISEE o successivamente a esso.

Ecco le comunicazioni di reiezione dell’ente previdenziale più comuni:

Insomma una lista infinita di motivazioni, più o meno reali, frutto anche di errori in fase di compilazione della domanda, che hanno dato seguito ad una improcedibilità da parte di Inps.

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