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Biliardo, Biliardino e Ping Pong, vietato il gioco senza tassa e bollino: multe fino a 4.000 euro

Sarà un’estate senza tornei di biliardino in spiaggia quella appena cominciata. Non per mancanza di giocatori, ma a causa della nuova tassa che ha colpito tutti gli esercenti possessori di un calcio balilla. Un fulmine a ciel sereno, anche se il decreto che fa discutere risale addirittura allo scorso anno (il n. 65 del 18 maggio 2021).

A darne notizia è Il Sole 24 Ore, che nell’edizione digitale di stamattina scende nel dettaglio spiegando in cosa consiste tale decreto:

“Il provvedimento in questione ha previsto che anche i locali che possiedono ed espongono flipper e biliardini debbano versare l’imposta sugli intrattenimenti (Isi), ovvero quella che si applica ai giochi a pagamento con vincita. La stretta non riguarda solo il tanto amato calciobalilla, ma anche carambole, biliardi, ping pong, flipper e freccette. Risultato: la tassa da versare ammonta all’8% dell’imponibile medio forfettario oltre al limite Iva.

Anche se il decreto è dell’anno scorso, la questione è tornata in auge solo adesso perché è dal 1° giugno 2022 che gli apparecchi che non erogano vincite in denaro o tagliandi devono essere dotati di un nulla osta di messa in esercizio per poter essere installati. In pratica, il calcio balilla necessita di un’autorizzazione rilasciata dall’Agenzia delle Dogane, esattamente come i videopoker. Anche se è quasi impossibile immaginare una persona che si gioca la casa per una partita a biliardino contro gli amici d’ombrellone.

I proprietari degli stabilimenti sono già corsi ai ripari, togliendo i tanto cari biliardini pur di non incappare in una sanzione che può arrivare fino a 4 mila euro. Tuttavia, come specifica il direttore generale dell’Agenzia Marcello Minenna, un’imposta che riguarda chi mette a disposizione della propria clientela i biliardini esiste già da quasi 20 anni e ha un importo di circa 10 euro al mese. L’unica novità riguarderebbe, quindi, l’obbligo di autocertificare tali apparecchi.

“Questi giochi devono rispettare delle regole tecniche che sono sul sito dell’Agenzia, quindi perché uno non fa un’autocertificazione che rispetta quelle regole tecniche? Delle due l’una: o si è dimenticato, e abbiamo rivisto la riapertura dei termini, o quel biliardino non rispetta le caratteristiche tecniche e qualcuno si potrebbe fare male.” ha ribattuto prontamente il direttore dell’Agenzia alle penne del quotidiano.

Il tema è stato oggetto di un servizio durante la trasmissione televisiva Mattino Cinque, in onda su Canale 5 (vedi foto), dove una esercente livornese ha denunciato le difficoltà a poter saldare la tassa perchè a quanto pare poteva essere pagata solo entro il 15 giugno scorso.

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